Ora è guerra intestina: i giocatori attaccano Johnson

Mings accusa il governo di non aver preso una posizione netta sugli insulti razzisti ricevuti da Rashford, Sancho e Saka

Ora è guerra intestina: i giocatori attaccano Johnson

In Inghilterra non hanno ancora smaltito la delusione per la finale di Euro 2020 persa contro l'Italia e ora alcuni giocatori hanno iniziato ad attaccare il primo ministro Boris Johnson, e il ministro dell'Interno Priti Patel, sul tema razzismo. Il difensore Tyrone Mings, 28enne dell'Aston Villa, è sbottato sui social dopo aver visto che alcuni suoi colleghi, Marcus Rashford, Jadon Sancho e Bukayo Saka, hanno ricevuto migliaia di insulti razzisti e minacce di morte solo per aver fallito un calcio di rigore, seppur in una finale degli Europei.

"Prima avete aizzato gli animi all'inizio dell'Europeo, quando dicevate che facevamo politica gestuale quando ci inginocchiavamo contro il razzismo. Ora fate finta di essere scandalizzati quando tutto questo è ciò per cui si siamo attivati e contro cui stiamo lottando", il commento al vetriolo di Tyrone Mings.

Attacco frontale

Rashford e Sancho sono entrati in campo al minuto 120 della finale contro l'Italia, proprio per i calci di rigore. Il primo ha preso il palo esterno mentre il secondo si è fatto ipnotizzare da Donnarumma, al pari del compagno Saka che con l'ultimo penalty errato ha regalato la vittoria agli azzurri. Questo attacco di Mings nei confronti di Johnson è mirato anche perché al governo inglese non è mai piaciuto più di tanto il gesto di inginocchiarsi associandolo al Black Lives Matter.

Al primo ministro Patel e a tutto il governo, inoltre, non è mai stato perdonato il non aver condannato i buu razzisti di alcuni tifosi ricevuti dai giocatori inglesi inginocchiati durante le prime amichevoli a Middlesbrough e nel Nord dell'Inghilterra.

Questo non è il primo attacco ricevuto in merito dal primo ministro inglese che aveva ricevuto aspre critiche in passato da Raheem Sterling e Marcus Rashford (sul tema dei pasti scolastici dato che tanti bambini poveri non riescono nemmeno a mangiare a fine giornata).

Il clima è teso è ancora non si sa se Boris Johnson inviterà la nazionale inglese a Downing Street per complimentarsi lo stesso del loro Europeo.

La paura è che si possano creare attimi di tensione e per ora resta tutto in standby anche se sarebbe un vero peccato se non avvenisse dato che i Tre Leoni si sono arresi in finale e solo ai rigori contro un'Italia che si è dimostrata superiore

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