La notizia certa è che Higuain è sul mercato. «Vedremo dopo i Mondiali - ha detto ieri a Sky Pavel Nedved, vice presidente della Juventus - È un nostro giocatore ed è sotto contratto». Il che rappresenta già un passo avanti rispetto al «non prenderemo in esame alcuna offerta che lo riguardi» pronunciato pochi giorni fa da Marotta. Il fatto è però che lo scambio con Icardi di cui si è scritto ieri stuzzica e intriga: il conguaglio da versare all'Inter, sull'ordine di una cinquantina di milioni, non sarebbe un gran problema perché non genererebbe minusvalenze a bilancio e permetterebbe ad Allegri di ringiovanire il reparto. Se ne riparlerà, di sicuro. E non dopo la rassegna iridata perché l'Inter che ieri ha ricevuto la bella notizia di un tesoretto da 37 milioni in arrivo dalla Cina grazie ai ricavi degli sponsor in terra asiatica deve fare cassa entro fine giugno. Tornando a Higuain, rimane viva anche la pista Chelsea: il prezzo sarebbe più o meno sempre quello (55-60 milioni), in pratica lo stesso di Morata che potrebbe anche tornare a Torino.
Scenari diversi e tutti affascinanti. Con la Juve spesso in mezzo: Real Madrid e Barcellona hanno per esempio messo gli occhi non per la prima volta su Pjanic, valutato oltre 60 milioni.
Mentre, a Napoli, pare rientrato il desiderio di fuga di Hamsik: «Mi ha chiamato Ancelotti, sarebbe un onore giocare per lui». De Laurentiis ha intanto spiegato di avere rifiutato un'offerta di 58 milioni dal Chelsea per Koulibaly. La Lazio, oltre a Glik, pensa ad Acerbi per sostituire de Vrij.
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