
Un europeo figlio della pandemia ed anche delle miglior difese. Ma che le migliori difese l'abbiamo fatta da padroni fa parte della storia del calcio: secondo statistica è difficile vincere un europeo o un mondiale con più di un gol subito per partita. Per esempio: Brasile 1994 e Francia 1998 hanno vinto il campionato del mondo con le migliori difese. Agli Europei, dal 1992 ad oggi, due volte il vincitore ha avuto l'oscar difensivo: Spagna 2012, Grecia 2004. Al contrario Portogallo 2016 e soprattutto Francia 2000 (1,17 gol a match, 7a difesa) sono state difensivamente allegrone. Casualità.
La pandemia, invece, è la variabile che ci ha rovinato lo spettacolo. Difficile, stavolta, divertirsi aspettando bel gioco e gran gioco, quasi impossibile scoprire guizzi estrosi ed estroversi rispetto alla monotonia che fa da refrain alle sfide delle grandi nazionali. Francia e Germania se ne sono andate per le cartucce bagnate dei goleador. L'Inghilterra si è salvata per un assetto difensivo che finora la rende unica a quota zero nelle reti subite, ma Muller e Timo Werner l'hanno generosamente graziata. Basti pensare che la Germania ha sommato 9 tiri contro 5 degli avversari. Dunque che dire? Grandi difese? Solo alcune. Ma la buona difesa produce risultati, soprattutto quando devi difenderti anche dagli effetti della pandemia. Attacchi dinamitardi? Più gol del solito. E numero impressionante di autogol che non depongono per le difese. C'è di più: si intravede il segnale di una stagione faticosa e affaticante, l'effetto pandemia ha costretto i giocatori ad una preparazione estiva affrettata, a ricominciare presto dopo una annata conclusa frettolosamente, meno recupero fisico, sempre lo stesso numero di partite, il covid ha colpito tanti e messo in difficoltà il recupero degli atleti.
Il gioco noioso, lento (anche per il caldo), scontato è segnale di difficoltà. La solidità difensiva un emblema di forza. Quando si dice atteggiamento difensivo si parla pure del sostegno del centrocampo. Inghilterra (zero reti subite) Italia (una) e Belgio (idem) sono rimaste in gioco, insieme alla Spagna difensivamente attenta nel girone eliminatorio, seppur divagante contro la Croazia: i numeri non dicono tutto, ma aiutano a capire. Dunque la bellezza della difesa, la solidità fisica e l'astuzia strategica servono quanto i gol segnati. E non basta avere giocatori top, serve una organizzazione top. A proposito, anche alcuni dei top difensivi (vedi Olanda e Germania) hanno già lasciato la compagnia, non solo i cannonieri da 120 milioni al cash. Infine una nota statistica che farà storcere il naso. Belgio e Italia sono state le nazionali che, nelle qualificazioni, hanno subito meno reti: 3 Belgio, 4 l'Italia.
Ed entrambe erano al primo e secondo posto per gol segnati: 40 contro 37 azzurri. Bene, negli ultimi 30 anni nessuna squadra che abbia avuto i migliori numeri difensivi nelle qualificazioni è arrivata in finale. Prego, incrociare le dita.