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Orgoglio Armani, ora è in parità con l'Efes

Milanesi decimati dagli infortuni. Messina: "A Istanbul senza 5 giocatori"

Orgoglio Armani, ora è in parità con l'Efes

Anima grande, l'Armani umiliata in gara uno pareggia la serie con l'Efes trovando gemme dai suoi campioni veri: prima Rodriguez, poi Shields, nel finale i colpi decisivi per il 73-66 che pareggia la serie di Hall e Bentil oltre alle magie difensive di roccia Hines. Una festa col Forum che torna a cantare anche se la strega non abbandona l'angolo di Messina che chiude con Delaney in spogliatoio, dolorante al costato, e Rodriguez zoppicante per distorsione alla caviglia. Serie pareggiata e ora fra martedì e giovedi ad Istanbul il sogno di riportare i campioni d'Europa al Forum.

Il cuore nei tentacoli, la genialità di Rodriguez. I primi 20 minuti di Milano raccontano di una squadra che ha un'anima, anche se l'Efes si confonde nel momento in cui, con un parziale di 8-0, sembra rubare le certezze di una Milano che non segue il suo capitano, ma trova in Tarczeski l'uomo per togliere certezze alla presunzione in attacco degli uomini di Ataman. La ricucitura sulla sirena di Shields per il 33 pari, col primo canestro dopo 4 errori e 0 su 2 ai liberi ridà la voce ai quai 8000 del Forum. Il canestro sveglia il danese del Kansas che inizia il terzo quarto con una fiammata da 9 punti. L'Efes ricuce, ma la difesa di Milano manda in corto la squadra turca la gente capisce i suoi leoni, Shields arriva a 21 punti, l'Armani anche senza registi infortunati regge il colpo ed esce in trionfo per aver risposto, prima di tutto a se stessa, dopo il tormento della peggior gara dell'anno all'inizio di questa serie.

Ci voleva davvero in mezzo a tante sventure, con Melli e Datome fuori a fare soltanto il tifo, con questi due nuovi infortuni nella notte del risveglio, del riscatto mentre il Barcellona perdeva gara due in casa contro Trinchieri. Una prova così ridà fiducia anche se arrivare alla finale di Belgrado sarà comunque durissima. Ma, come ieri sera, come succede spesso alle squadre italiane sfavorite questa sfiducia, fa compiere miracoli come quelli che si sono goduti i tifosi dopo tante angosce. Anche se Messina avverte: «Andremo da loro senza 4-5 giocatori, la serie è quasi finita...

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