È sempre grande Italia, nella scherma. A livello continentale il nostro paese non conosce rivali. Gli Europei di Zagabria si sono chiusi ieri con l'oro della sciabola a squadre, Diego Occhiuzzi, Luigi Samele ed Enrico Berré battono l'Ungheria 45-40, con Aldo Montano in panchina perché reduce da infortunio. In Croazia dunque convince il 21enne delle Fiamme Gialle Berré, brillante fin dal primo turno, che è in realtà è stato la vera finale, considerato il successo a fatica sulla Francia per 45-43. Molto più comoda la semifinale con la Romania, superata di 12 stoccate.
«Vincere con Aldo Montano in panchina e la squadra stanca per la lunga stagione di coppa del mondo - spiega il ct Giovanni Sirovich - fa ben sperare, in vista del mondiale di Budapest». E Occhiuzzi non si lasca scappare la polemica a distanza con Alex Schwazer: «Vieni a Napoli e impara l'onesta» scrive su Facebook.
Dal 5 al 12 agosto si cercherà di confermare a livello assoluto le 8 medaglie continentali: 3 ori (Elisa Di Francisca e la squadra femminile di fioretto sono gli altri due), l'argento è di Francesca Quondamcarlo nella spada, mentre i bronzi sono di Andrea Baldini (fioretto), Berrè, Irene Vecchi e l'Italia femminile nella sciabola.
Ieri solo quarte Bianca Del Carretto, Rossella Fiamingo, Francesca Quondamcarlo e Giulia Rizzi, sconfitte 28-25 dall'Ungheria e 44-39 dall'Estonia, poi vincitrice. Resta la spada l'arma meno brillante di questa disciplina, anche dopo il passaggio alla Russia di Stefano Cerioni.
L'Italia comanda il medagliere con lo stesso numero di ori della Germania ma più podi (8 contro 4), veniva dai deludenti Europei di Legnano: l'anno scorso portò a casa appena 4 medaglie, contro le 11 della Russia, ma tutta la preparazione era finalizzata alle Olimpiadi. Insomma, la nostra scherma non delude mai.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.