Ci sono un nigeriano e un polacco. Entrambi, prima di arrivare nelle loro attuali società, hanno fatto tappa in Francia. E il polacco, nella sua precedente esperienza, aveva vestito la maglia della squadra che affronterà stasera al «Maradona». Napoli-Juventus è anche Victor Osimhen contro Arkadiusz Milik: entrambi centravanti, entrambi attesi stasera a prove di sostanza. Stanno bene e sanno come si fa. Numeri alla mano, Osimhen è il capocannoniere del campionato, unico giocatore ad avere già raggiunto la doppia cifra e a regalare anche tre assist ai compagni in 1084'. Milik ha invece segnato in 822' cinque gol, la metà di quelli realizzati dal suo collega senza che però a Torino qualcuno ne metta in dubbio l'efficacia: vuoi perché non ha sempre giocato da titolare e vuoi soprattutto perché lo stile di gioco delle due squadre di appartenenza è del tutto diverso. Proiettato all'attacco quello degli azzurri, che non a caso dispongono del miglior attacco del campionato, sparagnino quello dei bianconeri: quasi imperforabili dietro, poco propensi però alle goleade e più in generale a un gioco che possa esaltare chi staziona nella metà campo avversaria.
Duello nel duello, comunque sia. Aspettando magari che entrambi assaporino la loro prima volta contro i rispettivi avversari: Osimhen non ha infatti mai segnato contro i bianconeri, mentre Milik sarà addirittura all'esordio contro la squadra che è stata sua. Una storia d'amore peraltro finita male, dopo quattro stagioni positive durante le quali aveva preso il posto di Higuain, guarda caso passato nel frattempo alla Juventus: 122 presenze e 48 gol era stato il suo bilancio, con la vittoria di una Coppa Italia e uno scudetto sfiorato e finito guarda caso nella bacheca bianconera. Poi, i rapporti diventati tesi con la società e il presidente De Laurentiis lo avevano addirittura fatto finire fuori rosa: niente trasferimento alla Signora, con cui aveva già raggiunto un accordo, ma la tappa intermedia dell'Olympique Marsiglia (30 reti in 55 partite) prima di sbarcare davvero a Torino, la scorsa estate sena troppi squilli di tromba. Il resto è storia recente, dalla pubalgia di Vlahovic al suo rivelarsi attaccante affidabile sia come prima punta che come attaccante d'appoggio. Stasera ritroverà i suoi vecchi tifosi e qualche faccia amica: facile però immaginare che non sarà accolto benissimo, in quanto pericolo pubblico numero uno della Rivale per eccellenza.
Chi invece riceverà un'ovazione dietro l'altra sarà Osimhen, uomo copertina di un Napoli che vorrebbe ricacciare la Juve a meno dieci: panterone sbarcato sotto il
Vesuvio nell'estate 2020 per circa 70 milioni dopo una stagione al Lille. Imprendibile in velocità ma bravo anche in acrobazia, come testimoniato dalla rete segnata contro la Samp nell'ultimo turno: spettacolo nello spettacolo.
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