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Osvaldo ribadisce: "Senza calcio sono libero e sono felice"

Osvaldo ha deciso di ritirarsi a trent'anni e ancora oggi, a distanza di due anni dal ritiro, ribadisce di stare meglio senza il calcio: "La gente non capisce, pensa sia pazzo. Ho semplicemente seguito la mia passione. È una vita molto diversa dalla routine quasi militare che c’è nel calcio"

Osvaldo ribadisce: "Senza calcio sono libero e sono felice"

Daniel Pablo Osvaldo nella sua carriera ha vestito diverse maglie e alcune anche importanti come quelle di Juventus, Inter, Roma e Boca Juniors. Il 32enne ha deciso di appendere le scarpe al chiodo molto presto, a trent'anni, e non per una serie di infortuni: ha smesso semplicemente perché si era stufato del mondo del calcio. Oggi osvaldo suona rock e per l'ennesima volta, ai microfoni del Sun, ha ribadito come si fosse stufato del calcio giocato: "La gente non capisce, pensa sia pazzo. Ho semplicemente seguito la mia passione. È una vita molto diversa dalla routine quasi militare che c’è nel calcio. Un calciatore professionista è ben retribuito, ma è perennemente sorvegliato dal club e sotto pressione. Non devi bere, non puoi fumare, si deve seguire un regime alimentare preciso".

Osvaldo ha poi continuato ammettendo di essere felice senza lo stress e le pressioni di ritiri, regole, partite e polemiche: “Non sono fatto per le regole, mi piace essere libero. Sono orgoglioso della mia carriera e devo tutto al calcio, ma nel calcio devi vivere una vita che non è reale. Hai un prezzo, un valore. È pazzesco. Se sei bravo, vali 50 milioni e se non sei bravo non vali niente. Se segni un gol sei Dio e se non lo fai sei uno scarto. Ti chiedono il massimo ma non gliene frega niente se sei un bravo ragazzo o no, o se hai dei sentimenti. E io sono una persona sensibile. Ero stanco, stavo impazzendo e ho deciso di vivere la vita del musicista. Da quando ho lasciato il calcio e non mi sento più pesante. Mi sento libero e rilassato.

Sono felice”.

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