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Le pagelle

8 VETTEL Primo Doveva essere un nobile secondo. Vince per grazia ricevuta da Hamilton con il cambio ko. Bravo al via a passare pugile Maldonado, non è impeccabile su alcune chicane, furbetto e fastidioso alla ripartenza da safety car quando quasi quasi Button lo tampona.
8 BUTTON Secondo Al via passa subito Maldonado e poi fa una delle gare sue: senza picchi in un senso e nell'altro. Però veloce il giusto. Non abbastanza per tamponare Vettel in regime di safety.
8 ALONSO Terzo Parte male e ci mette una pezza alla prima staccata. Resta 5°. Corre sul cristallo, ha tutto da perdere gli altri no. Non è giusto che debba prendere certi rischi pur di salvare il salvabile. La prima safety car su botto di Karthikeyan, giro 33, aiuta Vettel e Button ma visto che aveva appena pittato aiuta lui a levarsi di torno un trenino di vetture più lente.
10 DI RESTA Quarto Con la Force India la sua gara vale due vittorie al volante di una McLaren. La Ferrari fa bene a tenerlo d'occhio. Non è un piccolo pilota come dice Alonso.
6 RAIKKONEN Sesto Se Kimi, addormentato com'è, non vince mai però alla fine acchiappa sempre i punti giusti ed è sempre in lotta per il titolo... figuriamoci che cosa potrebbe fare da sveglio.
7 MASSA Ottavo Alla voce iella, soprattutto in quel di Singapore, è discretamente dotato. Sul tema prego ricordare la pompa di benzina del 2008 che gli costò il mondiale. Pronti e via e incolpevole si ritrova con la posteriore sinistra forata per i detriti del botto di Petrov. Da ultimo a 8°, complici due safety car. Non male. Tanto più dopo aver regalato il più bel duello della gara: quello vinto con toccata, staccata, sbandata sul connazionale Senna. Corresse sempre così...
7 MALDONADO Ritirato Comunque fa spettacolo. Perde due posizioni al via, poi rinsavisce. Freddo con mastino Alonso dietro. Un problema idraulico lo manda a casa.
3 SCHUMI Ritirato Nel 2011 tamponò Perez.

Ieri ha tamponato Vergne poco dopo la ripartenza dalla prima safety (la seconda entrerà per merito suo, 10 posizioni di penalità al via del prossimo Gp). Dà la colpa alla pressione delle gomme. Comunque un momento storico: il Fonzie delle piste che mai disse ai rivali «mi dispiace» attende il giovane francese e gli chiede scusa. Fine di un mito.

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