Ah se il Napoli squadra, se Benitez pronto a lasciare Castelvolturno, se Higuain inseguito dai pettegolezzi, avessero la vena di Aurelio de Laurentis! Beh, a quest'ora sarebbero in finale di coppa Italia al posto della rampante Lazietta di Lotito e Pioli e magari davanti alla Roma sulla scia della Juventus nella classifica. E invece al Napoli e alla città di Napoli che canta e s'illude, sono rimaste l'Europa league da guadagnare prossimamente e la vena fantasmagorica del suo presidente che si scatena puntualmente su twitter. Ricevendo, vale la pena ricordarlo, smentite convinte. Per esempio Reina, il portiere fatto partire l'anno scorso e adesso rimpianto, è dovuto intervenire personalmente per difendere l'onore della moglie. AdL, che sta per Aurelio de Laurentis, ha scritto che il portiere spagnolo è partito per altri lidi calcistici a causa della volontà della moglie, non più felice di restare a Napoli. La risposta è stata immediata e seccata: «Mia moglie ama Napoli come me: basta scherzare».
Ma questo è niente, solo l'anticipo di una giornata movimentata nella quale AdL è tornato subito in prima pagina con l'intervista a radio Marte nella quale ha parlato di un progetto rivoluzionario prima di sedersi al tavolo con gli altri colleghi presidenti. «Sono in Lega a lavorare a un progetto per portare la prima giornata di serie A del prossimo campionato in 10 città diverse del mondo, Sky permettendo» ha dettato provocando un mezzo terremoto. Perché, declinata così, la pazza idea ha scatenato inevitabili suggestioni. Ve li immaginate voi giornali e siti? Il calcio italiano spedito in giro per il mondo a far pubblicità presso sceicchi e nuovi ricchi asiatici, negli Usa e in Indonesia, a casa Thohir, per coltivare curiosità e magari spingere qualche magnate a interessarsi in modo diretto e risoluto dei club più appetiti.
È partita subito la cartina geografica della possibile domenica 23 agosto per disegnare in giro per il mondo la dislocazione del calcio di casa nostra. E così con il Milan magari dirottato a Pechino, visto che i cinesi ogni giorno si spendono in messaggi d'amore per il club di Silvio Berlusconi, l'Inter naturalmente a Giacarta, la Juve a New York, il Napoli a Londra, la Roma a Parigi e la Lazio a Shanghai per concludere con Vienna e Berlino che non sono poi così male e anche facilmente raggiungibili.
L'eccitazione è durata solo qualche ora perché poi, a stretto giro di conferenza-stampa ufficiale, il presidente della Lega Beretta ha ridimensionato l'idea («si tratta di un'ipotesi molto complessa, che tra l'altro la Premier inglese sta studiando da anni... abbiamo fatto una riunione con Riccardo Silva, licenziatario per i diritti internazionali della A, discutendo di tante proposte per sostenere il calcio italiano all'estero») per consegnare alle stampe un piano che invece potrebbe prevedere qualche sfida di coppa Italia in giro per il mondo.
Così «per risalire la china» come ha spiegato ai suoi Adriano Galliani di ritorno dalla Lega. Per la serie A in giro per il mondo sarà il caso di ripassare. E magari di chiedere il permesso al vero padrone del vapore, che è poi sua maestà Sky. Alla prossima (sparata), caro AdL.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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