Pecco-Ducati, era prevedibile: e adesso volano gli stracci

Bagnaia dopo un altro Gran premio incolore non riesce più a nascondere la delusione: "È tutto molto strano..."

Pecco-Ducati, era prevedibile: e adesso volano gli stracci
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"Sono pronto a ripartire". L'aveva detto in maniera chiara Marc Marquez alla vigilia del week end del GP d'Austria, tredicesimo appuntamento del Mondiale 2025 di MotoGP. Le vacanze trascorse con fidanzata, amici e parenti sono state funzionali a ricaricare le pile e sul tracciato in Stiria si è sfatato il tabù, dal momento che il layout in questione non l'aveva mai visto sul podio più alto. L'ha fatto alla grande Marc con l'accoppiata Sprint+GP, la sesta consecutiva, cosa mai accaduta in precedenza. Siamo a quota 71 centri in top-class (nono quest'anno) e a 97 affermazioni in tutte le categorie. Una domenica in cui lo spagnolo ha fatto un po' sfogare Marco Bezzecchi (Aprilia), sferrando l'attacco nell'ultimo terzo del GP. "Sono super felice di aver conquistato la mia prima vittoria in Austria", ha raccontato l'iberico sempre più leader della classifica mondiale. L'asso nativo di Cervera guida le fila con 418 punti, 142 in più di suo fratello Alex (ieri decimo) e 197 rispetto a Francesco Bagnaia, mentre Bezzecchi è quarto a -240 dalla vetta. Il romagnolo, in sella all'Aprilia, è in crescita e i podi domenicali in stagione sono saliti a quattro, tre di questi conquistati negli ultimi 4 GP. "Peccato per un piccolo problema alla moto, altrimenti avrei potuto fare anche meglio", ha rivelato.

Problemi ben più grandi quelli di Bagnaia che, dopo la disastrosa prestazione nella Sprint conclusa col ritiro per una non precisata criticità alla gomma posteriore, non è andato oltre l'ottavo posto finale. Un andamento che segue quanto fatto nel 2025 e la sensazione è che l'idea di essere stato lasciato solo in Ducati s'insinui sempre più nella mente del 63: "Mi piacerebbe sapere cosa sia successo. È un po' come tutta la stagione, succedono cose che faccio fatica a capire. Ho guardato il tempo di gara dell'anno scorso ed ero andato 12 più forte: c'è qualcosa che ci sta mancando dall'inizio dell'anno e non sappiamo cos'è", ha raccontato Pecco, che pungolato sull'argomento ha aggiunto: "Tutti mi sorpassavano in uscita di curva e non riuscivo ad accelerare. Una situazione piuttosto particolare che spero possano spiegarmi in Ducati. Sto perdendo la pazienza? Sì, abbastanza e ancora nulla mi è stato detto". Iniziano a volano stracci e se da un lato Davide Tardozzi (team manager Ducati) dichiara pubblicamente di credere nelle qualità del pilota italiano, dall'altro Gigi Dall'Igna (direttore generale Ducati Corse) è stato meno comprensivo: "Ogni gara che passa è un'occasione sprecata per migliorare, prestazione sottotono di Pecco. Aldeguer (2° ieri, ndr.) è il futuro".

E ancora: "Uno si aspetta di fare risultanti importanti e se non li ottiene è deluso. È ovvio. Certamente c'è una parte di lato mentale e dobbiamo trovare noi il modo di dargli una mano... è una spirale, quando cominciano ad andare verso il basso...". Aria di rottura a fine stagione?

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