Ha sfiorato l'impresa, ma alla fine ha dovuto cedere dinnanzi alla forza e alla resistenza dell'avversario. Nulla da fare per Fabio Fognini nel quarto di finale proibitivo contro Rafael Nadal del "China Open", torneo Atp 500 che si disputa a Pechino su campi in cemento all’aperto (3.566.050 dollari di montepremi). Lo spagnolo, testa di serie numero 2, si è imposto per 2-6 6-4 6-1, conquistando l’accesso alle semifinali. Il ligure però non ha sfigurato, tanto che, dopo un’ora e nove minuti, era in vantaggio per 6-2; 4-1.
Il mancino iberico, ancora imbattuto nel 2013 sul cemento, sembrava vicinissimo al ko con un Fognini che stava giocando un tennis stellare grazie alle sue accelerazioni di diritto che metteva in difficoltà il rivale. Nadal, però, è uno che non si arrende: sotto 4-1 nel secondo set (un 4-1 che poteva essere un 5-0 se nel quarto game Rafa non avesse annullato due palle break), da quel momento ha concesso solo un game al ligure, chiudendo 6-4 il secondo set (con una striscia di cinque game di fila) e 6-1 la terza e decisiva partita (due ore e 15 minuti) durante la quale l’azzurro ha chiamato il fisioterapista per un dolore al polso destro.
Alla fine Nadal ha messo a segno appena cinque punti in più rispetto a Fognini. Era la terza sfida tra il campione spagnolo e il numero uno italiano: tutte disputate quest’anno e sulla terra battuta. Agli Internazionali d’Italia non ci fu partita, ma al Roland Garros il re del rosso non ebbe vita facile contro un Fognini ispirato.
Continua dunque la corsa di Nadal a Pechino, dove ha già vinto nel 2005: Rafa ha colto la 25esima vittoria consecutiva sul cemento della stagione e questa settimana ha la possibilità di superare Novak Djokovic e tornare in prima posizione mondiale. Gli basterebbe arrivare in finale per diventare il nuovo numero uno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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