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Pensieri di rivoluzione Inter, col tabù Bayern può saltare Handanovic

Inzaghi dopo il derby può lasciare fuori il portiere nel mirino dei tifosi. Escluso Barella

Pensieri di rivoluzione Inter, col tabù Bayern può saltare Handanovic

Non è una rivoluzione, ma quasi. Inzaghi deve averci pensato a lungo, c'è da capirlo. E magari deciderà solo stamane se è davvero arrivato il momento di lanciare Onana e lasciare fuori squadra Samir Handanovic, portiere e soprattutto capitano dell'Inter, colpevole di chissà cosa nella sconfitta col Milan. Non sarebbe turnover, ma una pura scelta tecnica. «Onana sta lavorando bene, cerca di mettermi in difficoltà. Arriverà anche il suo momento», taglia corto il tecnico, alla vigilia del debutto in Champions contro l'avversario più ostico del girone.

Il Bayern è l'avversario peggiore per cominciare l'avventura europea, e certo non soltanto per i 3 precedenti che hanno visto i bavaresi sempre vincere a San Siro (l'ultima negli ottavi 2011), forse un po' di più per la statistica che li vuole vincitori da 20 anni a questa parte nella prima partita di Champions (da 10 non prende gol al debutto; 46 gol segnati contro 2 subiti in 20 anni), eppure Inzaghi si dice convinto che l'occasione possa essere quella giusta per rialzarsi dallo scivolone nel derby. «Vediamola come un'opportunità», sottolinea serio e senza particolare enfasi.

Di certo, Inzaghi cambierebbe anche qualcosa tra i difensori, ma alla fine giocheranno ancora i 3 titolari, perché Acerbi non è ancora pronto e anche questo Bastoni nel ruolo dà rispetto dà più garanzie di Dimarco. Rispetto al derby, il tecnico mette pesantemente le mani sul centrocampo. Toccherà infatti finalmente a Gosens, ieri provato con i titolari. Se non gioca mai, il tedesco non sarà mai in condizione. E solo Gosens al meglio può riuscire a scolorire il ricordo bello e forte di Perisic. Un altro cambio rispetto al derby, dovrebbe riguardare la presenza di Mkhitaryan, che bene ha fatto nello spezzone di partita giocato contro il Milan. Sorprendente nel caso la bocciatura di Barella, già fuori per squalifica negli ottavi contro il Liverpool, lo scorso inverno. Scontata in attacco la presenza di Dzeko: la sorpresa semmai l'esclusione dalla formazione iniziale del derby. Nessuno quanto lo stagionato bosniaco riesce a fare giocare bene la squadra nella fase offensiva e spesso si dimentica che anche Lautaro, il massimo dei gol li ha segnati la scorsa stagione e non nell'anno dello scudetto, nel mediatico tandem con Lukaku.

Inzaghi si rende conto di come gli ultimi risultati, 2 sconfitte nei primi 2 scontri diretti di stagione, abbiano cambiato il senso del vento intorno a lui, e

non solo fra i tifosi. «Le critiche fanno parte del calcio e se sono costruttive le ascolto anche volentieri: ogni giorno ci sono scelte da fare e continuerò a farle per il bene dell'Inter». Comincerà davvero da Handanovic?

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