Calcio

Pep, l'anti-centravanti fa bis: Alvarez dopo Haaland

C'era una volta un allenatore che potendo non avrebbe schierato mai il centravanti

Pep, l'anti-centravanti fa bis: Alvarez dopo Haaland

C'era una volta un allenatore che potendo non avrebbe schierato mai il centravanti. Meglio ancora, nessun vero attaccante ma una decina di centrocampisti più il portiere naturalmente, a patto che fosse bravo coi piedi. Parliamo di Pep Guardiola, tecnico del Manchester City, che dopo anni di fedeltà alla linea del gioco di posizione e del «centravanti che è lo spazio», si è trovato in rosa un'arma letale come Haaland. Titolare inamovibile nella sua squadra e a riposo solo in casi eccezionali: ma con risultati discreti, insomma, visto che il norvegese ha totalizzato 23 gol in 18 presenze. La sua riserva al Manchester City comunque non è che si stia comportando male, il fatto è che è esploso a questo mondiale in Qatar: è Julian Alvarez, lo scudiero di Messi nell'attacco dell'Argentina. Da quando Scaloni l'ha schierato al posto di Lautaro Martinez ha segnato 4 gol, uno più pesante dell'altro, e nessuno si sogna minimamente di levarlo più. Una rete in meno di quelle segnate in Inghilterra in 14 partite.

Ma una volta chiuso il mondiale la patata bollente tornerà a Guardiola, che avrà a dir poco l'imbarazzo della scelta. Detto che Alvarez, 23 anni a gennaio, non è uno arrivato in Premier per caso, ha pure segnato il primo gol stagionale del City, nella Supercoppa Inglese persa 3-1 contro il Liverpool. E già quando era al River Plate si dicevano meraviglie di questo prospetto diventato nel frattempo già decisivo e capace di vincere la Copa Libertadores. E non era nemmeno costato tanto, 21.4 milioni.

Cosa farà allora Guardiola con quelli che ad oggi sono due dei centravanti più forti del pianeta? Li continuerà ad alternare come sta facendo o proverà uno schema in cui l'argentino e Haaland possano coesistere? Chi potrebbe essere eventualmente il sacrificato? De Bruyne, Mahrez o Bernardo Silva? Tutta gente dai piedi buonissimi ma che rischiano di finire in panca vista la forma smagliante di Alvarez, l'uomo che rischia di "mettere in difficoltà" un allenatore abbastanza dogmatico come il buon Pep.

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