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La piccola Sara corre già da grande

A nove anni vola sui 5000. Baldini: "Miglior tempo Under 20 dal 2020"

La piccola Sara corre già da grande

La bambina prodigio che fa cose da grandi. Sara Meloni ha solo nove anni ma fa segnare tempi impensabili per quelli che hanno il doppio della sua età. Arriva da Borghetto Santo Spirito, in provincia di Savona, il nuovo fenomeno dell'atletica italiana. Ha solo nove anni ma non ditele di restare a casa sul divano: a lei piace macinare km su e giù per il piccolo paesino in riva al mare. Dove oramai la conoscono tutti: chiunque è felice di incrociare la piccola, indomabile Sara. Che sorride, saluta e prosegue nella sua corsa, un'irrefrenabile passione. Che le ha fruttato tanti record di precocità: l'ultimo l'altro giorno, in allenamento, nei 5000 metri. Il suo crono? 17'01. Sensazionale. A rimarcare la portata dell'impresa è Stefano Baldini, olimpionico di maratona, che su facebook conferma: «È un gran tempo, sarebbe la migliore Under 20 italiana dal 1° gennaio 2020 a oggi». Sì, ma ha nove anni.

«Sara è molto competitiva, non solo nella corsa, ma in tutto. Ha un carattere forte e determinato. Se avessi avuto io il suo carattere Una bambina così non se ne vedono in giro». A descriverla è mamma Eleonora Ferrara, che ci svela qualche dettaglio in più: «Piernicola, suo papà, ha sempre corso. Un giorno gli ha detto: Papà, portami con te. Passo dopo passo, lei si è innamorata e la passione è diventata fortissima». Non sono mancate le critiche. Fa già discutere. Dicono: a quell'età non fa bene. Ma Mamma Eleonora non ci sta: «Io e mio marito siamo istruttori della federazione di atletica leggera e della nostra società, il team Endurance di Borghetto. Sara è seguita e se un medico mi dicesse: fermatela, io a costo di toglierle il sorriso la fermerei. Da mamma, la salute prima di tutto. Ma visto che Sara da due anni e mezzo corre e gli esami sono perfetti, perché dovrei fermarla?».

Anche a scuola è fortissima. «È in quarta elementare e le piace tanto la matematica. Si calcola i tempi». Si allena con l'obiettivo di vincere la prossima gara. All'estero, è spesso l'unica italiana della sua età al via. Vince anche nella marcia: come a Barletta, città di Mennea. Neanche la quarantena l'ha fermata. «Era preoccupata confessa sua madre - perché non poteva uscire di casa e allora le abbiamo comprato un tapis-roulant che ha alternato con la corsa intorno al palazzo. E noi a guardarla dal balcone. Mi dice: mamma, vieni anche tu. E io: noo, non ce la faccio. Allora la seguo in bici. Sta diventando più brava del papà, lo lascia dietro. Mi fa: sono stanco, dovrò comprarmi un motorino». La figlia studia i campioni dell'atletica, come gli Ingebrigtsen. «Ha scoperto della sorella di 14 anni che macina record su record».

Come baby Sara.

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