Sport

Pirlo si regala la rivincita. E ora contro Conte rigioca il derby d'Italia

La Juve passeggia con la Spal e in semifinale ritrova l'Inter dopo il ko subito in campionato

Pirlo si regala la rivincita. E ora contro Conte rigioca il derby d'Italia

La Juventus non imita Real, Atletico Madrid e Bayern Monaco. E per una volta fa bene, visto che nei giorni scorsi le tre big erano state eliminate nelle coppe nazionali da avversarie di terza e seconda serie. La Signora invece ha fatto il proprio dovere e allo Stadium si è sbarazzata della Spal, attualmente terza in serie B, vincendo 4-0 e raggiungendo così l'Inter in semifinale. Traguardo tagliato per la nona volta nelle ultime tredici stagioni: martedì prossimo il primo atto, quello successivo il 9 febbraio. Poi, la settimana dopo, ricomincerà anche la Champions, avversario il Porto negli ottavi di finale: benvenuti insomma nel momento più caldo e intenso della stagione.

Ieri sera, per quanto in versione rimaneggiata e ovviamente senza Ronaldo (avvistato sulle nevi di Courmayeur con la compagna, in barba alle restrizioni dovute al covid), i campioni d'Italia non hanno avuto soverchi problemi a disporre della squadra di Marino, ordinata e con buone idee di gioco ma pure troppo ingenua per opporsi alla superiore tecnica dei padroni di casa. Pirlo sceglieva di consegnare le redini della squadra all'esordiente Nicolò Fagioli, vent'anni da compiere il prossimo 12 febbraio e centrocampista sul cui talento era già pronto a scommettere Allegri un paio di stagioni fa: buone geometrie e piedi più che discreti per lui, destinato (forse) a entrare nella trattativa di mercato con il Sassuolo che potrebbe portare Scamacca a Torino.

Gli emiliani, che nella competizione avevano già eliminato Crotone e Sassuolo, non cominciavano nemmeno male ma la Juve forse scottata dalla fatica fatta nel turno precedente per eliminare il Genoa metteva in fretta le cose in chiaro: Frabotta e Morata stuzzicavano subito Berisha, quindi era Rabiot a procurarsi il rigore del vantaggio (tocco di Vicari) che Pezzuto concedeva con l'ausilio del Var. Morata segnava il suo tredicesimo gol stagionale e dopo un quarto d'ora la strada era già tracciata pur se Floccari - supportato da Seck, Brigola e Sernicola - si confermava il solito temibile vecchietto. Match godibile, insomma. Con la seconda rete che arrivava già prima dell'intervallo: assist di Kulusevski e botta vincente di Frabotta, al primo centro in carriera con la Juve dei grandi. Tra i quali a inizio ripresa trovava spazio anche Alessandro Di Pardo, altro esordiente che prendeva il posto dell'infortunato Bernardeschi: c'erano minuti anche per Alex Sandro, di rientro dal covid, e la Juve archiviava così il suo quarto di finale arrotondando con Kulusevski e Chiesa.

Adesso, testa al campionato: sabato, a Genova contro la Samp, i campioni d'Italia dovranno dare un seguito alla vittoria dell'ultimo turno contro il Bologna.

Commenti