Le piroette di Strama: "Sono con il club... per scelta tecnica"

L'allenatore dell'Inter: «Nulla di personale io sono quello che lo stima di più» Ma l'olandese è ai margini per questioni di soldi: come Julio Cesar, Maicon e Lucio

dal nostro inviato a Appiano Gentile

«Ogni giorno parlo sia con Wes che con il presidente e sono perfettamente al corrente della situazione - avverte Strama -. La società quest'estate ha deciso una linea guida molto chiara e precisa. Credo che all'interno di questa idea del club, che va assolutamente rispettata e condivisa, ci sia da capire anche la posizione del calciatore. Io probabilmente sono quello che di Sneijder ha più stima professionale, calcistica e umana, non c'è nulla di personale da parte mia nei suoi confronti». Quindi ci si aspetterebbe che tra società e giocatore, si metta Strama. «A questo punto si inserisce la mia posizione di allenatore - conferma Strama - che decide per quello che vede sul campo e per quello che percepisce e sente alla Pinetina. Le mie decisioni dipendono da tanti fattori - sottolinea -. E valutando tutto ho deciso di non utilizzare il giocatore per scelta tecnica. Vado al Tardini con i giocatori che reputo migliori per fare risultato in un campo difficile. E in questo momento Sneijder non è tra questi». Insomma di Sneijder non si fida. Con tutto il bene che gli si può volere, l'allarme è scattato: mio dio, si sta contaminando pure lui, questa è una risposta di facciata, Sneijder fuori per scelta tecnica cosa vuol dire? Resta a casa il calciatore con l'ingaggio più alto della rosa, e di tecnico non c'è un beato niente. Ripensando però ai risultati positivi senza Wes, la scelta tecnica ci starebbe anche, ma non convocarlo fa affondare anche la ciambella di salvataggio. Un segno di perplessità arriva ancora da Strama: «Ovviamente spero che ci si possa al più presto sedere attorno a un tavolo per risolvere la situazione». Che quindi, è confermato, non è di origini tecniche.

La linea di Marco Branca, e di riflesso della società, non fa una grinza e finora ha funzionato alla grande, così è stato per Julio Cesar, Maicon e Lucio: o spalmi, o la vita qui non sarà semplice. Sono finiti tutti e tre ai margini, solo a Maicon venne concessa un'apparizione nell'andata di preliminare di Europa league con il Vaslui dove fra l'altro risultò fra i migliori. Adesso tutti a chiedersi chi farà la prossima mossa, intanto Wes twitta con Chivu e lo invita a cena con Stankovic e mogli, combinazione proprio loro tre. Sneijder da buon olandese, gente di porto, non disprezza il denaro. L'Inter gli propone di spalmare in quattro anni i suoi attuali emolumenti, lui è convinto che intanto si prende questi due fino a scadenza, poi a trent'anni non sarà così vecchio da rimanere senza squadra a parametro zero. L'Inter punta sull'orgoglio dell'olandese che resta ai margini, e sulla scadenza del mondiale del 2014 che se Wes non gioca... «Siamo felici che l'Inter abbia reso pubblico tutto ciò che stava accadendo - è intervenuto il padre, Barry Sneijder, a Voetbal International-. Noi non stiamo forzando nulla, è una situazione che va avanti da un paio di settimane. Ora sappiamo qual è la posizione del club e decideremo di conseguenza».

Le probabilità che Wes lasci a gennaio sono altissime, peraltro facendo anche lui un passo indietro visto che sogna la Premier ma fino ad ora solo l'Anzhi si è fatto timidamente avanti, con un valore del giocatore che si è abbassato sotto i 10 milioni. L'Inter sta bene, ora è l'antagonista principale della Juve, grande merito all'allenatore ma forse la frenata con Atalanta e Cagliari ha tolto qualche convinzione, sebbene Strama non accetti neppure questo appunto: «Quattro punti persi e con quelli saremmo in cima? Lascio questi ragionamenti ai tifosi. Come allenatore devo pensare a farne tre a Parma». È una mezza bugia, ritrovarsi primo in classifica dopo 13 giornate avrebbe fatto fare un doppio carpiato a qualsiasi allenatore partito con una rosa ampiamente rinnovata, l'obbiettivo dichiarato del terzo posto in campionato e di andare più avanti possibile nelle due coppe.

Probabilmente la frenata invece s'è fatta sentire anche se casuale, perché l'Inter non è stata mai messa sotto, e anzi i sei punti ci stavano. Parma imbattuto in casa, l'Inter ci va per vincere, puzza di modulo a una sola punta, squadra che in questo momento va protetta da tutte le parti.

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