Il campo infame di Tallin così lo ha definito l'interista Perisic ha fatto una vittima illustre. Marko Pjaca, attaccante esterno della Juventus che la scorsa estate lo aveva pagato 23 milioni di euro, ha infatti subìto «la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro, una parziale lesione del menisco e un'altra lesione del collaterale». Tempi di recupero stimati in sei-otto mesi, Signora furibonda e giocatore (rincuorato da Allegri su Twitter: «Un incidente di percorso non fermerà la tua carriera») con il morale sotto i tacchi: già a ottobre il croato si era dovuto fermare, sempre durante i giorni trascorsi con la propria nazionale, a causa di un problema al perone che lo aveva tenuto ai box per oltre due mesi. Adesso quest'altro crac che proprio non ci voleva, nel momento più caldo della stagione e con un'estate che si prospetta di duro lavoro riabilitativo: inevitabile l'intervento chirurgico. L'unica (magrissima) consolazione per la Juventus sarà il risarcimento previsto dal Fifa Protection Program, programma voluto dall'ex presidente Blatter che risarcisce i club per infortuni di almeno 28 giorni maturati con le rispettive nazionali: il compenso è calcolato in una cifra pari allo stipendio quotidiano del giocatore - fino a 20.548 euro giornalieri - moltiplicato per un massimo di 365 giorni. Ogni squadra può ricevere un risarcimento massimo di 7.
5 milioni: considerando che lo stipendio annuale netto di Pjaca è di 1.8 milioni, la somma giornaliera risulta pari a 4.931 euro: qualora il croato rimanesse fermo sei mesi, la Juve riceverebbe un indennizzo di circa 900mila euro.Domenico Latagliata- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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