Non è ancora tutto chiaro, si fatica a giocare un buon football, era prevedibile per una stagione strozzata dal calendario ma non può essere una giustificazione per certe esibizioni barzotte ma conta il risultato e allora la testa della classifica offre situazioni queste impreviste davvero, il Toro che è primo e sta sopra la Juventus, dato che non accadeva dall'era precedente all'introduzione dell'euro e non credo si tratti di una coincidenza; da una parte una squadra con le idee certe del suo allenatore, dico Juric, roba da vecchio cuore granata, dall'altra un gruppo che ha smarrito la carta di identità e viaggia tra sbandamenti e spavalderia ingiustificata. Il Napoli ha fatto i conti con una Fiorentina tostissima nella quale Vlahovic farebbe ancora tre gol a partita. Il Milan ha dato segni positivi, il suo football sembra tranquillo perché sa di poter contare su soluzioni offensive varie ed eventuali, Giroud è un campione del mondo e lo dimostra senza sparare alla luna, Leao non ha temperatura da Milan ma fa cose impressionanti, magari prima di essere ceduto; l'Inter ha scoperto che la rendita Conte si sta esaurendo. La Roma vive con la propaganda di uno spacciatore di parole davvero unico come José Mourinho che, addirittura coinvolge la Madonna e il suo deretano per spiegare il primo tempo romanista a conferma che al portoghese viene permesso tutto quello che a nessun altro sarebbe lecito. Roba piccola anche dall'Atalanta, nonostante la vittoria, piccola, a Verona, là dove l'Hellas sembra destinato a scendere di categoria. Nota di cronaca: la Salernitana di Nicola ha coperto di quattro gol la Sampdoria che, una settimana fa, aveva fatto un figurone contro la Juventus, inutile infierire su Allegri and company. Domani si rigioca, con le due milanesi che preparano il derby di sabato pomeriggio affrontando il Sassuolo fuori casa per i campioni d'Italia e la mazziata Cremonese per l'Inter priva improvvisamente di Lukaku.
Il Lecce è la sola, tra le neopromosse, ad avere raccolto il primo punto in una serata malinconica nella quale il club e la squadra hanno omaggiato una splendida giornalista, improvvisamente scomparsa, Silvia Famularo, per anni voce gentile e illustre del Lecce calcio.
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