Pokerissimo Napoli per la fuga: +4

Sarri centra la decima vittoria di fila: allungo sulla Juve che ha una gara in meno

Marcello Di Dio

La squadra che in trasferta viaggia con il pilota automatico da sedici mesi (23 vittorie e 3 pareggi in 26 gare, ultimo stop allo Stadium bianconero il 29 ottobre 2016) vive una notte speciale. Non perchè Cagliari sia per il Napoli uno scoglio particolarmente ostico - è il quinto successo di fila sui sardi con 13 gol segnati nelle ultime tre gite sull'isola - ma per il fatto che la truppa di Sarri dilata la forbice (seppure solo virtualmente) sulla Juventus frenata dal maltempo. Finora era stato un duello di sorpassi e controsorpassi, con tanto di polemica sarriana sul fatto che i bianconeri giocavano sempre prima degli azzurri. L'ebbrezza di comandare con un +4 sui rivali ha un peso psicologico importante in questa pazza corsa scudetto, specie ora che il Napoli dei titolarissimi - ieri al decimo successo consecutivo in campionato - non ha altri impicci o distrazioni.

L'ultima versione della squadra disegnata da Sarri a sua immagine e somiglianza è quella di un gruppo calcolatore, ma in Sardegna torna per una notte la ferocia del felino affamato che azzanna e divora l'avversario. Vittima predestinata il Cagliari, una formazione che in casa ha già perso otto volte davanti al pubblico amico e che ora comincia a sentire il fiato sul collo di chi cerca di uscire dalla zona retrocessione. Nel primo pokerissimo del girone di ritorno vanno a segno l'intero tridente e Hamsik, l'altro terminale offensivo principale oltre che il vice Ghoulam, quel Mario Rui vera rivelazione del gruppo. Decima vittoria consecutiva e primato in classifica saldamente in pugno.

I sardi, in formazione forse troppo spregiudicata e azzardata in alcune scelte (reparti ritoccati di almeno un elemento, esordio da titolare per il nordcoreano Han, centrocampo non affollato per cercare di fare diga), restano in partita solo per venti minuti. Il tempo di far venire un paio di brividi a Reina (uno con l'ex Pavoletti), poi al primo affondo di Allan - l'uomo che con le sue progressioni sta trascinando il Napoli - la gara prende la piega prevista. Callejon trasforma l'assist del brasiliano e raggiunge a quota 55 reti Savoldi nella speciale classifica dei bomber partenopei.

La tecnica individuale e le giocate offensive collaudate iniziano a fare la differenza, Mertens - che a Cagliari nacque «nove» - timbra l'ottavo cartellino contro i sardi in sei partite (stavolta il passaggio decisivo è di Hysaj), Hamsik nella prima parte della ripresa sigla il 99° gol con la maglia del Napoli, Insigne si sblocca nel 2018 anche in campionato (dopo la rete di giovedì a Lipsia in Europa League), Mario Rui arrotonda il bottino su punizione sui titoli di coda. Mantenendo la strepitosa media realizzativa degli azzurri in trasferta e portando il bottino stagionale a quota 60, gli stessi dello scorso campionato quando però la truppa di Sarri aveva 15 punti in meno.

Nella

notte della decima Reina, che sta preparando l'addio a fine stagione, arriva a metà gare di campionato da «clean sheet», ovvero senza gol subite. E anche questo è un punto di forza del Napoli che sogna l'impresa storica.

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