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Le porte girevoli del Dovi e di Re Magno

Il pilota si prende un anno sabbatico, il nuotatore torna alle gare

Le porte girevoli del Dovi e di Re Magno

Il destino opposto di due assi della velocità. Il nuotatore Filippo Magnini, 38 anni, ha annunciato il suo ritorno alle gare. Il pilota Andrea Dovizioso, 34 anni, si prende un anno sabbatico. Perché questo accostamento? Facile: parliamo di due campioni abituati a vincere le gare sempre negli ultimi metri.

Fosse un film, il titolo potrebbe essere Il ritorno del Re, dal titolo della terza ed ultima parte della celebre trilogia de Il Signore degli Anelli. Ma nemmeno il più audace sceneggiatore avrebbe potuto scrivere un copione così hollywoodiano per il nuotatore pesarese, soprannominato Re Magno. Il quale, dopo gli ori iridati e una carriera formidabile nelle vasche di tutto il mondo, è finito a strapiombo sull'abisso, riuscendo però a riemergere da un'accusa di doping definita «infamante quanto assurda». Lui che era testimonial della campagna I'm doping free. Lui che non era mai stato trovato positivo. Lui che non aveva mai saltato un controllo antidoping. Eppure, ritenuto colpevole in primo e secondo grado per "tentato uso di sostanze illecite" e condannato a quattro anni per la frequentazione con il medico pesarese Guido Porcellini, dal 2017 (anno del suo ritiro) in avanti ha dovuto lottare in difesa della verità. Ed infatti, la verità è venuta a galla e nel febbraio scorso ha ottenuto l'assoluzione da parte del TAS, dopo che la Nado invece era arrivata a chiedere otto anni di stop per Magnini. Da otto a zero. Possiamo dirlo: all'inferno e ritorno (in acqua) ieri annunciato con un video emozionante sui social. «I'm back, sono tornato. Sono passato attraverso il buio, ho quasi toccato il fondo ma tutto questo al posto di buttarmi giù mi ha dato la giusta motivazione per lottare, per vincere, per tornare a gareggiare dimostrando quello che è sempre stato il mio valore sportivo. Oggi il mio sport sta soffrendo e non posso rimanere a guardare. Io torno in acqua, per me, per la mia famiglia, per il mio paese. È ufficiale...ci vediamo ai blocchi di partenza». Per andare a caccia della quinta Olimpiade.

Chi, invece, non sarà ai nastri di partenza l'anno prossimo è Andrea Dovizioso, pronto, infatti, a prendersi un anno di stop. L'annuncio ufficiale arriverà in settimana, prima del secondo week end di gare sul circuito di Valencia, penultima corsa del forlivese sulla desmosedici. «Non aveva senso continuare», erano state le parole di Dovi il 16 agosto scorso, giorno del 14° ed ultimo successo con la rossa sul circuito dello Spielberg. Ma se l'addio dalla Ducati era già scritto da un pezzo, la novità delle ultime ore è un'altra: ovvero che il pilota di Forlì ha declinato pure l'offerta della Yamaha che lo avrebbe voluto come collaudatore delle M1 al posto di Jorge Lorenzo. Dunque, non restano più sedili liberi (Iannone-Aprilia a parte) per Dovizioso, il quale dovrà attendere il 2022 per un eventuale ritorno in pista. Nel mentre, si terrà allenato con il motocross, la sua passione.

Il miglior antistress dopo gli otto lunghi anni in Ducati.

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