Il Porto ostacolo della Roma per entrare in Champions

Marcello Di Dio

Il tesoretto da 40 milioni e l'accesso alla fase a gironi della Champions passa per il Porto. Evitato il temuto City di Guardiola, saranno i pericolosi lusitani gli avversari della Roma nei playoff in programma il 17 (in trasferta) e il 23 (all'Olimpico). Il Milan è l'ultima squadra che è riuscita a superare le forche caudine degli spareggi di agosto nel 2013, poi Napoli e Lazio sono cadute all'ultimo ostacolo. È la sesta volta che un'italiana si gioca l'accesso ai gruppi della Copppa più prestigiosa con una portoghese: nei precedenti, avanti l'Inter nel 2002, l'Udinese nel 2005 e la Fiorentina nel 2009 sempre contro lo Sporting Lisbona, la Lazio nel 2003 contro il Benfica, fuori ai rigori i friulani (2012) contro lo Sporting Braga.

«Sarà una partita fondamentale per la Roma e l'ambiente, ci sono delle difficoltà oggettive dopo aver visto il nostro avversario che ha tradizione e qualità importanti nella squadra, dovremmo farci trovare pronti a giocare contro avversari di livello perchè la Roma è costruita per questo», così l'allenatore della Roma Spalletti che ha vinto ad Oporto quando guidava lo Zenit, squadra con la quale superò anche il preliminare di Champions nel 2013 sempre contro una portoghese, ma il meno quotato Pacos Ferreira.

Unico precedente con la Roma nel 2009 in Europa League (doppio successo con il Kosice), ma per il tecnico toscano furono gli ultimi sorrisi prima delle dimissioni dopo 180' di campionato.

Sorteggio terribile anche per il Sassuolo: per accedere ai gironi di Europa League dovrà superare i blasonati serbi della Stella Rossa (andata a Reggio Emilia il 18, ritorno il 25 a Belgrado).

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