A Bologna si rivede la cooperativa del gol romanista. E non è un caso che il tredicesimo giocatore a segno in casa giallorossa sia Radja Nainggolan: tre le reti già realizzate ai felsinei delle otto in A del belga, a caccia di un posto fra i 23 del Mondiale brasiliano. Un gol pesantissimo quello del centrocampista che risolve la difficile sfida del Dall'Ara e non interrompe la rincorsa della Roma alla Juventus. Mentre Garcia spera di ricevere un aiuto dal Toro, proprio la squadra che ha tolto i primi punti in stagione a Totti e compagni.
La squadra di Ballardini, che forse meriterebbe una classifica migliore di quella anemica attuale, si rivela un osso duro per la Roma. Inedita nella versione difensiva, quasi standard dalla cintola in su tranne che per Strootman (entrerà nella ripresa) e Totti, ai box per un fastidioso problema a un gluteo - tenterà il recupero per l'Inter -. Destro indossa di nuovo una meritata maglia da titolare, ma il palo gli negherà la gioia del settimo gol che avrebbe rimpinguato la sua media realizzativa, la migliore nei 5 campionati europei più importanti per numero di minuti giocati.
Garcia è alle prese con l'emergenza terzini. Mancano sia quelli titolari (Maicon e Balzaretti) che le loro riserve (Dodò e Torosidis, bloccato in extremis dall'influenza), così il condottiero di Nemours - fallito il test Bastos (impiegato nella ripresa ma in posizione più avanzata) - opta per Taddei e Romagnoli: il brasiliano è un'ala destra adattata in difesa già ai tempi di Luis Enrique e Zeman e impiegata finora in pochi spezzoni di partita (non era titolare in A da quasi un anno e mezzo); il giovane romano, alla seconda gara dal 1', difensore centrale, viene adattato a sinistra perchè provato spesso in allenamento in quella posizione. Ballardini, ormai orfano del talento di Diamanti, deve fare a meno di Perez e deve ridisegnare il centrocampo, affidandosi alla coppia Bianchi-Cristaldo davanti.
La partita, giocata a buon ritmo per lunghi tratti, inizia con un omaggio a Freak Antoni degli Skiantos, il cantante recentemente scomparso ed autore dell'inno «Fede rossoblu» che annuncia l'ingresso delle squadre. Il Bologna mostra buona personalità all'inizio, è ben organizzata in campo e va a cercare spazi sul lato «debole» della Roma, quello di un Taddei un po' spaesato. De Sanctis è attento sia sul pallonetto forse pretenzioso di Bianchi e sulla svirgolata di Destro in area, ma sono i giallorossi a esercitare un ottimo possesso palla. Tanto che nel momento in cui la squadra di Ballardini compie l'errore di arretrare, la Roma prima colpisce il palo con Destro (strana la traiettoria del pallone che sbatte sull'interno del montante e attraversa la linea di porta) poi sblocca il risultato con Nainggolan, che si inserisce bene in area sul suggerimento di Pjanic (quinto assist stagionale). «Il primo gol con la Roma? È stato come tutti gli altri, l'importante è che la squadra vinca», così il belga. Nelle azioni più pericolose, c'è quasi sempre il piede di Gervinho, sul quale Antonsson ha il suo bel daffare.
Garcia perde a inizio ripresa anche Florenzi (si infortuna da solo alla caviglia): per la prima volta il centrocampista romano esce dal campo in una partita con il Bologna senza aver fatto gol. La squadra di casa rompe gli indugi e per qualche minuto si riversa nella metà campo giallorossa. L'occasione più ghiotta capita sulla testa di Cherubin, ma pochi minuti dopo Taddei potrebbe fare il bis della rete segnata al Dall'Ara nel dicembre 2011.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.