Il Principino riaccende Monte Carlo

Leclerc in strada a 240 km/h per girare un cortometraggio con Lelouch

Il Principino riaccende Monte Carlo

Per Charles Leclerc è stata una settimana da Dio. A motori spenti è passato da Giorgio Armani a Claude Lelouch, aspettando di cadere un po' più in basso (ma non tanto, dai) a #EPCC. Con la bandana da battaglia, la mascherina da Virus o in completo cucito su misura, l'uomo del futuro ha preso possesso di questo periodo senza Formula 1 spazzando via la concorrenza che pure sui social era molto più attiva. Per vederlo in veste d'attore sul circuito di Montecarlo, chiuso per lui, si sono scomodati anche il Principe Alberto e il presidente John Elkann. C'era da girare la riedizione del mitico cortometraggio C'était un rendez-vous,-vous del 1978.

Il regista Claude Lelouch (nella foto con Leclerc), quello dell'Oscar di Un uomo, una donna ha diretto il principino ferrarista e una SF90 Stradale, la Ferrari ibrida da 1000 cavalli, sulle strade di Monaco nel nuovo Le grand rendez-vous che verrà presentato il 13 giugno. Questa volta Lelouch aveva tutti i permessi e non ha rischiato l'arresto come in quell'alba parigina di 42 anni fa Leclerc ha toccato anche i 240 orari svegliando il Principato nel giorno in cui si sarebbe dovuto correre il Gran premio. La gara si è potuta svolgere solo virtualmente. Con un pensiero a Senna, il re di queste parti e a Michael Schumacher che fu il primo a riportare la Ferrari a conquistare Montecarlo 15 anni dopo Gilles Villeneuve. Proprio sulla salute di Michael, ieri ha detto la sua, intervistato da Fox Sports, Felipe Massa: «So come sta Michael, ho informazioni dirette sul suo stato.

Il mio rapporto con lui è sempre stato molto stretto, con sua moglie Corinna meno, dato che veniva di rado alle gare. Sappiamo che la sua situazione non è facile. Sogno e prego ogni giorno che possa migliorare». Proprio come dice sempre Todt che non crede in Dio, ma da quel 29 dicembre 2013 ha cominciato a pregare.

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