Profondo rosso (nero). Il Milan da film horror è fuori da tutto. E forse è un bene

Parole d'ordine: ricostruire e ritrovare il peso politico perso. Il silenzio colpevole di Ibra

Profondo rosso (nero). Il Milan da film horror è fuori da tutto. E forse è un bene
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Il Milan fuori da tutto: ecco il capolavoro (eufemismo) realizzato da questa sciagurata stagione cominciata con il no a Conte e altri affidabili (Allegri ndr), l'assunzione di Fonseca prima («non vogliamo un manager» parole e spiegazione di Ibrahimovic) e quella successiva di Conceiçao che ha soltanto sfiorato la finale di coppa Italia (persa malissimo senza mai entrare in partita) dopo aver portato a casa la supercoppa d'Italia a gennaio 2025 in quel di Riad.

Il paradosso, tra l'altro è che molti sostenitori del Milan sostengono che a questo punto è stato meglio aver evitato la Conference league perché - giocando di giovedì - avrebbe drenato energie magari compromettendo qualche risultato in campionato che deve rimanere invece l'unico vero obiettivo della prossima stagione.

Già una volta, in passato, è capitato un evento del genere. Sapete quando? Nel '98/'99 con l'avvento di Alberto Zaccheroni successore di Fabio Capello che aveva concluso la sua seconda avventura con una rovinosa sconfitta a Roma e, nella partita di chiusura del torneo, col Parma, subito una durissima contestazione da parte dei tifosi a San Siro. Lo stesso evento si prepara per sabato prossimo contro il Monza: invece del congedo amarissimo dal campionato, sarà l'occasione per ricevere fischi e striscioni da parte del pubblico che tra l'altro ha garantito il primato di presenze e di incassi.

Fuori da tutto e con un futuro tutto da definire nei suoi dettagli operativi anche se attualmente la candidatura del gallese Congerton viene definitiva molto attendibile. Si tratta di uno esperto nel fare scouting, come Moncada, anche se ha fatto il ds all'estero. Conoscerà gli allenatori italiani da indicare per il Milan? E quale sarà il grado di collaborazione con Ibra che in questi giorni è sempre rimasto in silenzio perché ferito dalle critiche, giustissime, al suo operato e che riguardano anche la gestione di Milan futuro precipitato in serie D? A questo scenario molto incerto e anche molto allarmante che chiama in causa le scelte più importanti sul prossimo mercato (cosa ne sarà di Theo e Maignan col contratto in scadenza, cosa ne sarà delle offerte del City per Reijnders a cui hanno appena rinnovato il contratto i quesiti principali), bisogna aggiungere infine lo zero in materia politica da parte del Milan, e in particolare del suo presidente Scaroni che in Lega e in federcalcio non ha ancora portato a casa un risultato visto il trattamento ricevuto per esempio dal sistema arbitrale.

Gli ultimi due episodi sono in qualche modo simbolici: nella finale di coppa Italia Gabbia riceve una gomitata sul petto da Beukema del Bologna senza che dal var intervengano a richiamare l'attenzione dell'arbitro Mariani; stessa scena in Roma-Milan a parti invertite e questa volta il varista Mazzoleni (che era avar in coppa Italia) richiama l'arbitro Piccini che non può far altro che espellere l'ingenuo Gimenez.

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