Pronte le quote per i «november nine»

Pronte le quote per i «november nine»

Forse studiare le biografie dei finalisti del main event delle World Series Of Poker 2012 deve essere servito a Ladbrokes, come si legge su gioconews.it, per aggiornare le quote sugli «October Nine», i nove finalisti che tra due mesi si giocheranno il titolo di campione del mondo di poker. E così ecco scendere a 3,5 volte la posta la quota di Jesse Sylvia, chip leader solidissimo del final table e che sembra ispirare tanta fiducia ai quotisti inglesi. Finale scritto? Sylvia sembra avere le qualità per vincere ma nel poker ovviamente quote così basse sono abbastanza improponibili vista le casualità che il gioco comunque presenta. Sempre fiducia in Greg Merson (quotato 4,5) che ha giocato Wsop da favola e ora può chiudere in bellezza. Occhio anche all'unico europeo in gioco, Andras Korknai che è bancato a 5. Poi via via tutti gli altri: Russell Thomas 7.5, Steven Gee 9, Michael Esposito 11, Robert Salaburu 12, Jacob Balsiger 14 e Jeremy Ausmus 16.
Alla partita finale, in programma dal 28 al 30 ottobre prossimi, i giocatori si presentano con le seguenti dotazioni di chips, pari a quelle detenute al momento della sospensione del gioco: Jesse Sylvia 43,875,000; Andras Koroknai 29,375,000; Greg Merson 28,725,000; Russell Thomas 24,800,000; Steven Gee 16,860,000; Michael Esposito 16,260,000; Robert Salaburu 15,155,000; Jacob Balsiger 13,115,000 e Jeremy Ausmus 9,805,000. Da capogiro i premi: al vincitore spettano 8 milioni e 528mila dollari. Chi verrà battuto all'heads up si consolerà con 5 milioni e 292mila. Mentre agli altri, nell'orine, andranno: al terzo 3,797 milioni di dollari; al quarto 2,850; quinto 2,154; sesto 1,640; settimo 1,257; ottavo 971mila dollari e al nono 754mila.
Tra i finalisti, l'ungherese Koroknai, che ha in carriera giusto 5 risultati live ufficiali ma la vittoria di un Wpt Championship a Los Angeles per 1,788 milioni, è un duro che va e colpisce. Nel 2011 si piazzò al main event 339esimo per 36,000 dollari. Greg Merson è uno dei players più in forma. Ha vinto il braccialetto del 10.000 six max proprio 4 giorni prima dello shuffle up and deal del main event per 1,1 milioni di dollari e si era scaldato con un quinto posto al 4handed e un 21esimo posto al 3.000 six handed. Molto aggressivo, dunque, e per questo ha molte chanche.
Russel Thomas non ha grandissimi risultati, uno all'anno e sempre alle Wsop. Insomma, ci prova spesso e finora ha vinto 130,000 dollari proprio in questa competizione. Spicca il final table del 2010 ad un six handed, per 84mila bigliettoni. I suoi 24 milioni e 800,000 pezzi lo mettono in condizioni ottime e tra i primi 4 favoriti del tavolo finale. Ha forse meno esperienza di Merson e Koroknai. Michael Esposito Seaford New York, gioca a poker da una vita anche se ha raccolto finora molto poco rispetto alla sua passione che gli fa registrare risultati ufficiali sin dal 2002. Ha già centrato una bandierina nel main event del 2006, con 22mila dollari e una 540esima posizione. Robert Salaburn è un super outsider, con risultati minimi in tornei dal buy in inferiore ai mille e un piazzamento ad un 1.600 dollari di un evento del circuito Wsop.

Per lui è il colpaccio della vita. Così come lo è per Jacob Balsiger, altro outsider, ma corto in ottava posizione, che non dovrebbe avere risultati in carriera. Ma è la dimostrazione che anche a Las Vegas uno su mille ce la fa.

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