Pronti per Wimbledon

Ad Halle per Sinner primo trionfo da n°1. Vavassori-Bolelli vincono in doppio

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I numeri uno sono in casa nostra. Dopo il successo al Roland Garros di Carlos Alcaraz, tanti o troppi a lasciarsi andare a elucubrazioni su chi fosse il vero re del tennis, nonostante il responso chiaro degli ultimi 8 mesi. Jannik Sinner, da Sesto Pusteria, ha voluto precisare il concetto ieri. E così è arrivata la prima vittoria da n.1 del mondo ad Halle (Germania), diventando l'ottavo tennista della storia a vincere il suo primo torneo giocato con questa qualifica. Dopo Connors nel 1974, Borg nel 1979, Wilander nel 1988, Edberg nel 1990, Sampras nel 1993, Djokovic nel 2011 e Murray nel 2016, è spettato a lui porre la firma sul verbale di presenze del club. Jannik ha conquistato il primo titolo in carriera sull'erba, quattordicesima affermazione su 18 finali disputate nel massimo circuito internazionale e 4° sigillo stagionale. Il 22enne pusterese è anche il quarto italiano a vincere un torneo su questa superficie dopo Matteo Berrettini e il terzo ad aver centrato l'obiettivo su tutti e tre i terreni (cemento, erba e terra). L'ostacolo in finale non era dei più semplici, ovvero il polacco Hubert Hurkacz, top-10 doc sui prati e amico/compagno di doppio questa settimana: 7-6 (8) 7-6 (2) lo score in una partita dominata dai servizi e decisa da pochi punti. Particolari a fare la differenza, come i quindici incamerati con la seconda di servizio da Sinner (68%) rispetto al suo avversario (39%). La chiusura è stata con il sorriso, tratto dominante di questo 2024, abbracciandosi a papà Hanspeter presente nel suo angolo: «Ringrazio il mio team, che mi sprona ogni giorno, la parte mancante è in vacanza (ride). Stiamo lavorando duro per ottenere questi risultati e non diamo mai nulla per scontato. Voglio ringraziare anche la mia famiglia, mio padre è venuto qui per la finale, ma voglio ringraziare anche tutte le altre persone vicino a me, la mia ragazza Anna che oggi ha perso purtroppo in finale a Berlino avendo anche 5 match-point a disposizione». Già quell'Anna Kalinskaya -sconfitta 6-7 (0) 6-4 7-6 (3) dall'americana Pegula- che ha sfiorato il successo e sta cercando di essere un po' brava come lui. Bravi lo sono anche Bolelli e Vavassori, impostisi sempre ad Halle nel doppio contro i tedeschi Puetz/Krawietz per 7-6 (3) 7-6 (5) e da oggi n.1 della Race, come Sinner del resto.

Ottimi presupposti per Wimbledon, dove quest'Italia così erbivora potrà contare inoltre su Lorenzo Musetti, battuto nell'atto conclusivo al Queen's dall'americano Paul 6-1 7-6 (8), ma in crescita su questa superficie. Ci sono motivi validi per essere ottimisti.

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