
Premessa numero uno: mai fidarsi delle amichevoli di fine luglio e questo vale soprattutto per il 4 a 2 di Milan-Liverpool. Premessa numero due: non è cosa buona e giusta farsi condizionare sul mercato in entrata cambiando piani in corsa, fondamentale invece valutare bene eventuali piani di cessione (ogni riferimento a Okafor è voluto). Premessa numero tre infine: quello che conta, in questi test, sono le tendenze e soprattutto il clima di fattiva collaborazione che sembra regnare nel gruppo. Esaurite le indispensabili premesse, è utile parlare di questo secondo test asiatico molto impegnativo (vinto a colpi di contropiede), segnalando quel che comincia a funzionare nel Milan di Max Allegri e quel che c'è da migliorare da qui alle prossime settimane. Di sicuro la disciplina quasi militare nel difendere al cospetto di un rivale dalla ottima cifra tecnica e dal recente ricco mercato, è qualcosa di inedito e di sorprendente per una squadra reduce da un gran numero di gol subiti in campionato (43) e nelle coppe (64 Supercoppa compresa). In questo senso la riconferma del rendimento di Thiaw è una risposta solenne non solo alle improbabili voci di cessione ma soprattutto una lezione per i critici del difensore tedesco. Il secondo spunto è fornito dal lento ma inesorabile adattamento del Milan allo schema principale di Allegri che consiste nello sfruttare le migliori caratteristiche del suo team.
Se il leader tecnico scelto è Rafa Leao che fa della velocità e dello spunto le sue armi migliori, allora sfruttarle al massimo è l'ambizione dichiarata di Allegri e comunicata all'interessato che sembra - siamo sempre all'inizio - convinto a sfruttare l'ultima occasione. Il gol, magnifico, con dedica tenerissima a Jota, e l'assist a favore di Loftus Cheek (altro prezioso recupero della stagione) sono le sue perle ma a soddisfare è molto altro, il contorno cioè fatto di dedizione, di recuperi, di esempio virtuoso. Si dice: il tecnico in gamba è quello che migliora i suoi calciatori. Ricci sembra già più utile nella posizione di scudo difensivo col compito di rilancio dell'azione: quel ruolo è destinato a Modric, un monumento per talento balistico, ma potrebbe trovare nel giovane apprendista l'alternativa indispensabile. A proposito della panchina: la prova di Okafor è un altro indizio che racconta il valore dei sei mesi vissuti a Napoli con Antonio Conte. Averlo per dare il cambio a Leao è un'arma in più. Ma forse la news più interessante è quella che arriva dal club: "mai trattato con il Bologna" fanno sapere, specie poi se in prestito col rischio che te lo rispediscano indietro dopo averlo usato per una stagione.
Non è invece ancora pronto Pervis Estupinan, 27 anni, ex Brighton, allievo di De Zerbi,
ecuadoriano, arrivato a Hong Kong da poche ore e lanciato nella mischia al cospetto di Frimpong, e si capisce. Mentre Terracciano, subentrato nella ripresa a Maignan, pare già fornire qualche garanzia in più rispetto a Sportiello.