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Il Psg non è da SuperLega, lo dice il City

Guardiola ribalta i francesi nella ripresa. E "vede" la finale di Champions

Il Psg non è da SuperLega, lo dice il City

E adesso chi lo ferma questo Manchester City? Cinica e spietata, più astuta a sfruttare gli errori del Psg che a ricamare gioco secondo la filosofia del suo profeta, la squadra di Guardiola infila il decimo successo (con un solo pari) di questa Champions e vola verso la sua prima finale. Che per ora sarebbe meritata, anche perché il Psg torna ad essere la cicala di sempre.

Da una parte il duo delle meraviglie Neymar-Mbappè, dall'altra quello che qualcuno considera il miglior allenatore della storia del calcio, ovvero Pep Guardiola, ma alla fine l'uomo che sblocca la supersfida del Parco dei Principi è Marquinhos, il difensore centrale che aveva già colpito il Bayern e ucciso i sogni dell'Atalanta un anno fa. E in mezzo a due laboratori calcistici, lo fa con una delle azioni più semplici, più classiche, più eterne del gioco del pallone: calcio d'angolo e incornata di testa. Basta la giocata più banale ad accendere il duello degli emiri che però è anche il derby dei parvenu di questa Champions, la semifinale meno nobile tra due squadre dal passato internazionale modesto (solo una coppa delle Coppe a testa in epoche lontane: vecchia di 25 anni quella dei francesi, addirittura di 51 quella degli inglesi), gonfiate però dai petrodollari.

Una sfida da Superlega, anche se il Psg non era invitato al torneo che ancora agita i sonni degli uomini di sport, tanto che ieri anche il numero uno del Coni Malagò si è rassegnato a dire che «prima o poi si farà». Sfida da Superlega, almeno nei contenuti, più dell'altra semifinale tra Real e Chelsea. Il Psg incanta, con Florenzi scatenato sulla fascia, sfiora il raddoppio con un'altra zuccata (di Paredes) ma spreca troppo. Il City invece trova il primo tiro in porta alla fine del primo tempo (41') su un errore difensivo del Psg che libera Foden al tiro e Navas para senza patemi. Ma è solo l'anticipo degli svarioni fatali. Nella ripresa infatti i celesti di Manchester trovano prima il pari con un pallone scodellato verso la porta da De Bruyne, in cerca di una zampata decisiva, e che invece si infila beffardo a fil di palo per la dormita dei francesi. E subito dopo ribaltano la partita con una punizione di Mahrez che buca la barriera.

Il Psg chiude in dieci (rosso diretto a Gueye) e si rassegna: mai fidarsi di questo City.

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