Milano Al 45' e 18, nei tre minuti di recupero, Astori mette il suo piede sul destro di Ranocchia che in possesso di palla tenta di girarsi, area piena, il sardo il pallone non lo tocca proprio, il nerazzurro va giù, il fischio non arriva, Moratti manda tutti a quel paese, Stramaccioni urla e l'arbitro Giacomelli, al suo esordio con l'Inter, lo manda negli spogliatoi.
«Ho già vissuto queste situazioni e dopo tanti anni non vorrei ritrovarmici ancora in mezzo». Siamo sui carboni ardenti. L'Inter non parla e Massimo Moratti non urla ma va giù durissimo sugli episodi recenti e passati che stanno danneggiando la sua squadra: «Ci hanno detto di smettere di lamentarci (l'arbitro Giacomelli ai giocatori: voi dell'Inter state zitti
), ma le vedete le partite? Lo chiedo a voi - dice rivolgendosi ai cronisti -. Mi sembra che ci siano stati errori solo a nostro sfavore. Poi io sono di parte eh! Quindi chiedo a voi, voi che le partite le vedete. Qualcosa è andato storto? No? Ditemi voi, con la Juventus tutto bene, con l'Atalanta tutto bene e con il Cagliari, tutto bene? Possiamo avere commentatori tv che si divertono a fare finta che non sia rigore per salvare la faccia di qualcuno (ce l'ha con Massimo Mauro che con ironia ha giustificato l'operato di Giacomelli e negato il rigore su Milito, ndr), ma se non è rigore questo! Dicano quello che vogliono, a questo punto non mi interessa più seguirli. Né a me né a nessun interista».
Non sono giorni semplici per il presidente, le notizie sulla possibile retromarcia dei cinesini in mezzo ai rigori, quello dubbio fischiato contro a Bergamo e quello solare non fischiato ieri a San Siro. Conti alla mano fanno quattro punti, quelli che gli mancano per stare in vetta.
Non è concitato nell'esposizione, guarda gli interlocutori come per ricevere conferma di aver visto quanto gli altri ma non gli scappa neppure una virgola: «Disegno arbitrale? Ma lasciamo stare i disegni, qui c'è solo incapacità. E se ci fosse un disegno sarebbe gravissimo, perché sarebbe più stupido dell'incapacità stessa. Posso solo dire che per tre partite di seguito, Juve, Atalanta e Cagliari, solo una ci è andata bene e per grazia di Dio. Abbiamo avuto a che fare con ingiustizie arbitrali e con un atteggiamento arbitrale che ci hanno impedito di raggiungere il risultato che meritavamo. Non posso stare zitto e mi dispiace perché non vorrei rientrare in situazioni del passato. Il rigore oggi era grande come una casa, non scherziamo».
Siamo sempre sui carboni e il presidente li calpesta: «Non mi piace rientrare in situazioni come quelle del passato - ripete per scongiurare un nuovo futuro di sospetti -. In quelle tre partite secondo voi è andato tutto bene a nostro favore? Mi sento danneggiato e mi sembra il caso di dirlo. Macché disegno arbitrale! Qui c'è solo incapacità». Poi giù nello spogliatoio a rincuorare Stramaccioni e giocatori: questa Inter gli piace.
La Juventus però non si lascia scappare l'occasione per replicare ai sospetti del patron nerazzurro.
«Quanti errori arbitrali Ho già visto queste cose...»
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.