
Tagliato il traguardo, l'Italia del pallone inizia la marcia di avvicinamento al nuovo spareggio per il Mondiale, il terzo negli ultimi otto anni (nove considerando che sarà a marzo prossimo). Il minimo sindacale in un girone orientato purtroppo dalla sciagurata notte di Oslo, unica caduta azzurra nel percorso. A dire il vero, c'è ancora un piccolo lumicino di speranza di evitarlo, ma l'ipotesi di un'Estonia che strappi almeno un punto alla Norvegia schiacciasassi (specialmente in casa...) il prossimo 13 novembre sembra fantascientifica. Come difficile appare anche una vittoria degli azzurri sugli scandinavi a Milano tre giorni dopo.
"Per marzo dobbiamo sperare che Dio ce la mandi buona, che non perdiamo giocatori, avrei voluto che arrivassero più riposati ai play-off ma non sarà possibile", le riflessioni di Gattuso nella pancia del Bluenergy Stadium dopo il successo su Israele. In effetti, tanti giocatori della Nazionale avranno prima del ritiro pre-spareggi sul groppone almeno una trentina di gare. E appare dunque un'impresa impossibile provare a organizzare semplicemente uno stage intermedio tra le ultime gare del girone e i play-off di marzo, pur con la buona volontà dei club. Il calendario in quei quattro mesi sarà intasato dai campionati e dalle Coppe con il maxi formato: la serie A e la Premier League inglese, tornei che regalano la maggioranza dei calciatori all'Italia, non si fermeranno mai nemmeno tra Natale e Capodanno, e persino quello arabo - dove gioca Retegui - si fermerà solo tra fine novembre e metà dicembre. E in Italia, le date infrasettimanali libere da Coppe europee saranno riempite da quella nostrana.
Intanto le due gare di novembre (l'altra a Chisinau con la Moldova il 13) serviranno, come ha detto Gattuso, a testare giocatori che hanno avuto meno spazio nelle qualificazioni o a recuperare elementi rimasti lontani dall'azzurro o per guai fisici (vedi i difensori Buongiorno e Scalvini) o per scelte personali concordate con il Ct (il Chiesa utilissimo in una batteria di esterni offensivi). In Federcalcio si inizia a lavorare al doppio appuntamento di marzo anche se per la sede casalinga della prima delle due, la semifinale, si attenderà il sorteggio del 21 novembre a Zurigo. Le attuali possibili avversarie sono Irlanda del Nord e Svezia, ma non è da escludere che possa esserci anche la Macedonia.
Sono le tre nazionali che ci hanno negato il Mondiale nel 1958, nel 2017 e nel 2022. Corsi e ricorsi storici pericolosi, come pericolose scaramanticamente potrebbero essere le scelte di Milano e Palermo, sedi dove si consumò la tragedia sportiva delle nazionali di Ventura e Mancini.