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Rafa e Raffaele dicono sì a Milan e Monza

Leao, dopo le anticipazioni la firma (fino al 2028). Palladino, ancora un anno

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Monza. Sarà quel movimento lì, che dalla zolla sinistra d'attacco poi sorprende con un movimento a rientrare.

Rafa e Raffaele non hanno solo l'assonanza delle movenze da calciatore e lo stesso onomastico da festeggiare. Da ieri condividono anche la data da cui è iniziato il loro futuro, che a tratti è parso allontanarsi, ma che poi è virato verso il gol del rinnovo.

Quello di Leao e quello di Palladino sono due gol pesantissimi messi a segno da Milan e Monza. Perché il portoghese e il napoletano hanno dimostrato di essere il quid in più della stagione di rossoneri e brianzoli. Il tira e molla con Leao, soprattutto, aveva dapprima distratto il giocatore e poi ingarbugliato cavilli legali. Scomodando tribunali italiani e portoghesi, sbloccandosi in Francia con l'onere al Lilla per i milioni dovuti allo Sporting, per la risoluzione del contratto del 2018.

Ieri la parola fine: Milan e Leao insieme sino al 2028, con un contratto a salire fino a sfiorare i 7 milioni. Il giocatore, uscito poco prima delle 16 da Casa Milan (vestendo la nuova maglia rossonera che debutterà domani con il Verona) si è detto «molto felice. Speriamo di fare grandi cose in futuro. Già l'anno prossimo vogliamo vincere tante cose importanti». Misurandosi anche con un Monza che grazie a Palladino, nel frattempo, ha imparato a sognare. Una stagione da record, quella dei biancorossi: girone di ritorno con media da Champions, scalpi importanti come Napoli, Inter e Juventus, approdo alla vigilia dell'ultimo turno con ancora speranze di Conference e salvezza ottenuta con 6 turni di anticipo. Naturale che su Palladino volessero scommettere le big, come avevano fatto Berlusconi e Galliani lo scorso settembre, pescandolo dalla Primavera.

Nelle ultime settimane, il comun denominatore delle panchine vacanti o incerte in A è stato l'accostamento a Palladino. Finché i segnali di convergenza tra mister e club brianteo si sono sommati prima e moltiplicato poi: dai movimenti ad uscire alla sterzata a rientrare, per la firma che vale il gol del rinnovo.

Da cui parte un nuovo capitolo.

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