Il suo debutto stasera nel derby della Lanterna completerà il suo Giro d'Italia un po' speciale. A 68 anni, di cui 33 trascorsi su una panchina (con il Parma ha festeggiato le 1000 partite da allenatore), Claudio Ranieri diventerà il primo tecnico ad aver affrontato tutte le stracittadine più illustri d'Italia: Roma, Torino, Milano e ora Genova. Alla quale - essendo reduce da tre ko consecutivi tra campionato e Coppa Italia - si aggrappa per allungare la sua serie positiva: 9 derby, 8 vittorie e un pareggio. «La mia vita è tutta un derby. Il derby, sotto certi aspetti, è la partita più facile perché è talmente vissuto dalla città e dalle tifoserie che un allenatore deve semplicemente controllare le emozioni: calmare l'ambiente, se c'è troppa euforia; tirarlo su quando è depresso » , così Ranieri lo descriveva 25 anni fa.
E su quello tra Genoa e Sampdoria, dove incontrerà anche il suo ex allievo all'Inter (stagione 2011/12) Thiago Motta, ha detto alla vigilia: «Le differenze con gli altri? Fatemelo giocare, poi vi dirò... Mi auguro che entrambe le squadre restino in A. Niente pronostici, però, nel derby si azzera sempre tutto».
Il 23 ottobre 1988 Claudio Ranieri visse il suo primo derby da allenatore: era quello di Sardegna fra Torres e Cagliari in Serie C. Da allora un cammino contrassegnato da partite così prestigiose. Quella a cui è più affezionato è sicuramente la sfida Roma-Lazio, lui testaccino e grande tifoso giallorosso. La prima volta, nel dicembre 2009, lo vince con una rete di Cassetti; la seconda, quattro mesi più tardi, passa alla storia per aver sostituito nell'intervallo Totti e De Rossi e si porta a casa la stracittadina ribaltando lo svantaggio; tra 2010 e 2011 ne vince altri due (2-0 quello di campionato, 2-1 negli ottavi di Coppa Italia). Prima dell'esperienza nella Capitale, le tre vittorie e il pareggio con la Juventus sul Torino con tre gol segnati - tra cui l'unico nella stracittadina della Mole di Chiellini - e nessuno subìto tra il settembre 2007 e il marzo 2009. Infine il Milan-Inter del gennaio 2012 che vince alla guida dei nerazzurri con il gol di Milito.
Ma Sor Claudio vanta anche dei derby di Madrid, Londra e Valencia oltre a quello Atlantique tra Nantes e Bordeaux. Nell'ottobre 1999, alla guida dell'Atletico, si impone al Bernabeu per 3-1 sul Real davanti a 75mila spettatori. Arrivato nel 2000 al Chelsea ne gioca subìto 3 a Stamford Bridge, vincendo 2 e pareggiandone uno. In totale nelle quattro stagioni ai Blues saranno ben 43, compresa una finale di Fa Cup persa contro l'Arsenal, con 15 vittorie e 14 ko. Infine le due sfide con il Levante alla guida del Valencia nella Liga 2004/2005 (una vinta e una pareggiata).
«Ranieri è un grandissimo allenatore e un grande uomo. È stato un privilegio essere allenato da lui e lo è poterlo affrontare da collega», ha detto Thiago Motta, tecnico dei Grifoni.
Senza vittorie negli ultimi sei derby di A (e in 4 non hanno nemmeno segnato) e dal maggio 2011 nelle sfide casalinghe con la Samp: da allora cinque successi blucerchiati e due pareggi. I numeri sono dalla parte di Sor Claudio, definito spesso l'uomo giusto al posto giusto. Figuriamoci quando si parla di stracittadine.
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