Essere tra le teste di serie non è solo una questione di prestigio. Lo sa bene Cesare Prandelli. Soprattutto dopo che, pareggiando con l'Armenia, si è avuta l'ufficialità che gli azzurri sarebbero rimasti fuori da questo speciale club delle grandi nazionali, in vista dei Mondiali brasiliani del 2014. La classifica stilata dalla Fifa vede in testa i campioni del mondo della Spagna. L’Italia è ottava, appaiata all’Olanda. Le Furie Rosse sono in testa con 1513 punti davanti alla Germania, che ha spodestato l’Argentina, mentre al quarto posto c’è la Colombia davanti a Belgio e Uruguay (tutte con una posizione in più). Settima è la Svizzera che, al pari dell’Inghilterra, ora decima, è quella che ha operato il maggior salto (ben sette posizioni). Appaiate all’ottavo posto Olanda e Italia, con gli Oranje però davanti agli azzurri di pochi decimi di punto (1135.95 contro 1135.61). Escono dalla top ten il Brasile, undicesimo, e la Croazia, 18^.
Sulla base di questa classifica è stato stabilito il quadro delle teste di serie nell’urna del sorteggio per i Mondiali: Spagna, Brasile, Germania, Argentina, Colombia, Belgio e Svizzera sicure. L’ottavo posto sarà dell’Uruguay, se vincerà lo spareggio con la Giordania, oppure dell’Olanda (l'Italia si è giocata tutto col pareggio interno con l’Armenia). Questa classifica, con i risultati che può produrre sui sorteggi, fa discutere (e arrabbiare). Un paio di esempi: il Belgio ha fatto gli ultimi Mondiali nel 2002. La Svizzera, invece, è dal 1954 che non supera gli ottavi di finale nella massima competizione calcistica.
Eppure in base al ranking sono davanti all'Italia, tanto per citare un caso che ci interessa. E gli azzurri sono arrivati in finale agli ultimi Europei ed hanno vinto i Mondiali nel 2006. Risultati che Svizzera e Belgio hanno visto solo col binocolo. Dunque, com'è possibile una classifica così? Cerchiamo di capire come viene compilata: attraverso un sistema a punti, si calcolano i risultati delle partite internazionali (comprese le amichevoli) riconosciute dalla Fifa. Il sistema, modificato dopo i Mondiali 2006, tiene conto di un periodo più breve (come risultati), sceso da 8 a 4 anni. I successi ottenuti cinque anni prima, ad esempio, contano zero. Il cambiamento è stato apportato perché non rispecchiava - secondo le critiche - l'effettivo valore delle nazionali.
Il nuovo ranking Fifa (tra parentesi le posizioni guadagnate in classifica)
1) Spagna 1513
2)
3) Argentina 1266 (-1)
4) Colombia 1178 (+1)
5) Belgio 1175 (+1)
6) Uruguay 1164 (+1)
7) Svizzera 1138 (+7)
8) Olanda 1136 (+1)
8) Italia 1136 (-4)
10) Inghilterra 1080 (+7)
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