C'è chi rischia fino a 5 anni di squalifica per illecito sportivo (il portiere del Torino Gillet), c'è chi invece esce anche dall'inchiesta sportiva (il difensore interista Ranocchia, la cui posizione è stata archiviata), c'è infine un club di nuovo a rischio di forti penalizzazioni (il Bari, al quale è stata attribuita per responsabilità oggettiva con aggravanti). Stefano Palazzi e il suo pool della Procura della Figc hanno deciso i deferimenti per il filone relativo alle presunte combine di Bari-Treviso del 2008 e Salernitana-Bari del 2009.
In totale sono 24 i calciatori o ex calciatori, 20 dei quali all'epoca vestivano la maglia dei pugliesi, che andranno a processo con l'accusa di illecito sportivo. Nove, tutti ex del Bari, saranno a giudizio (probabilmente a fine giugno) per omessa denuncia. Il nome illustre dell'inchiesta è quello dell'estremo difensore belga Jean Francois Gillet: negli interrogatori ha sempre negato di aver partecipato alla spartizione del «bottino» legato alla combine, ma c'è ha dichiarato che i soldi li ha presi anche lui. Andrea Ranocchia, immediatamente escluso dall'inchiesta penale come l'allenatore della Juve (e allora al Bari) Antonio Conte, non avrà nemmeno un processo sportivo. Dunque, l'esclusione dai 23 azzurri per la Confederations Cup è stata solo una scelta tecnica di Prandelli.
Gli altri nomi importanti sono i granata ed ex baresi Gazzi (doppia omessa denuncia) e Barreto (una, legata alla combine con la Salernitana). Il Bari è l'unico club deferito, visto che Salernitana e Treviso sono nel frattempo fallite e sono nate due nuove società.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.