Il re Mida della Cina porta l'oro alla Roma

Il magnate Wang Jianlin vuole rilevare le quote Unicredit. Case e sale da cinema il suo business. Il titolo vola a +10%

Il re Mida della Cina porta l'oro alla Roma

A stelle e strisce e con gli occhi a mandorla. E' la Roma del futuro, ma non troppo lontano perché sembra cosa fatta l'arrivo di un magnate cinese. Si profila un insolito sodalizio cino-americano alla guida dell'attuale capolista. Infatti l'indiscrezione de “il Sole 24 ore“ ha avuto una sorta di conferma nel comunicato di Unicredit: un chiarimento nelle intenzioni, una non smentita nei fatti. Perché la Roma è definita «un asset non strategico» e si dà la disponibilità «a valutare opportunità di valorizzazione». Insomma, un'apertura. Effetto immediato sul titolo che ha registrato il più 10 per cento. Il profilo dell'investitore porta a Wang Jianlin, definito da Forbes il più ricco uomo della Cina essendo accreditato di un patrimonio da 10,6 miliardi di euro. Fonda la sua ricchezza sulla presidenza della Dalian Wanda Group, gigantesca impresa immobiliare cinese con 26mila dipendenti. Nel 2012 al patrimonio ha aggiunto anche l'americana Amc Entertainment Holdings, una spesa da 2,6 miliardi di dollari per diventare il più grande gestore di sale cinematografiche del mondo. Quindi, case e divertimento. E la Roma risponde perfettamente a questi canoni. Perché il pallone è una passione vera per il magnate cinese, come dimostrano i 76 milioni di dollari appena versati nelle casse della Chinese Football Association. E poi perché il primo obiettivo di Jianlin è diventare “sponsor” nella costruzione della nuova “casa” giallorossa: il progetto ormai è ai dettagli. Il business degli stadi di proprietà sta attirando investitori in una serie A sempre più con gli occhi a mandorla. Il magnate cinese segue Erick Thohir che, non è un caso, appena diventato presidente dell'Inter ha mosso passi per gettare le basi del nuovo stadio. Quindi può essere Jianlin l'uomo giusto a rivelare le quote di Unicredit che fin dalla primavera del 2011 aveva esplicitato che la sua partecipazione nella Roma «era in vendita». E che si guardasse a oriente era stato chiaro fin da subito. Infatti proprio un manager della banca, Paolo Fiorentino nell'autunno di due anni fa disse: «Ci piacerebbe avere tra gli azionisti anche un gruppo cinese». E proprio Fiorentino avrebbe partecipato alle trattative condotte in segreto a New York. Jianlin farebbe il suo ingresso attraverso un aumento di capitale di Neep Roma Holding, che detiene il 78 per cento di quote del club ed è controllata al 69 per cento dagli americani e al 31 da Unicredit. Di fatto rileverebbe le quote della banca. Pallotta, che sta per annunciare anche un nuovo sponsor, l'aveva detto: «Sono in arrivo nuovi soci». Per una storia tutta da raccontare. Un americano e un cinese in affari a Roma. Stati Uniti e Cina, non proprio amici per la pelle. Lo sport spesso ha provato ad andare oltre.

Al basket due anni fa è andata male con un'amichevole finita in rissa, mentre si parla ancora di diplomazia del ping pong, “inaugurata” da uno scambio di cortesie tra due campioni negli anni '70 che avviò il disgelo. Ora tocca al pallone. Dollari e Yuan, la Roma giallorossa sogna. Il nuovo inno? "Folza Loma" sulle note di We are the champions.

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