L'uomo in meno

Qual è il vero problema del Milan: da dove nasce la frenata col Parma

Ante Rebic non sta riuscendo a calarsi nella parte: l'esperimento di Pioli di utilizzarlo come vice Ibrahimovic non sta dando i frutti. Il croato è l'uomo in meno di questa settimana

Qual è il vero problema del Milan: da dove nasce la frenata col Parma

Il Milan di Stefano Pioli non muore mai. Il Diavolo è stato, per la prima volta in stagione, davvero sfortunato ma è riuscito quantomeno a non perdere una partita che lo vedeva sotto per 0-2 in casa contro il Parma. I rossoneri, infatti, in 97' minuti hanno colpito la bellezza di quattro legni: tre con Hakan Calhanoglu e uno con Brahim Diaz ma sono poi riusciti a raddrizzarla con la doppietta di Theo Hernandez, la seconda rete siglata al 91', che ha rimontato l'iniziale doppio vantaggio ducale siglato da Hernani e Jasmin Kurtic. Il Milan con questo pareggio sale a quota 28 punti in classifica, a più tre sull'Inter di Conte, ottiene il 23esimo risultato utile consecutivo in campionato ed è insieme alla Juventus l'unica squadra a non aver ancora perso in questa stagione in campionato.

Una pesante mancanza

Il Milan ha comunque disputato una discreta partita anche se uno degli uomini più in ombra è stato sicuramente Ante Rebic che sta faticando e non poco a fare il vice Ibrahimovic. Il croato per caratteristiche tecniche e fisiche non riesce a dare il suo consueto alla manovra rossonera e il suo nervosismo e la sua indolenza durante il match contro il Parma sono stati visibili ed evidenti.

L'ex di Eintracht Francoforte e Fiorentina ha vagato per il campo per tutta la partita non riuscendo mai a trovare la posizione, il guizzo giusto, diventando quasi un peso per i suoi compagni di squadra che non sono mai a riusciti a servirlo in maniera consona per una ragione: i suoi movimenti sbagliati. L'unica volta che si è reso veramente pericoloso, ha impegnato Sepe con una parata con i piedi che ha poi portato al pareggio finale di Theo Hernandez: troppo poco per essere il vice Ibrahimovic.

Essere il vice Ibrahimovic, ovviamente, non è semplice anche perché lo svedese è in grado di fare reparto da solo, di venire incontro, di tenere palla per far salire la squadra ma anche di dettare la profondità. Rebic ci ha provato in queste partite a dire la sua, a rendersi utile, a spendersi per la causa: il risultato però non è stato affatto soddisfacente. Urge un pieno rientro in gruppo di Zlatan che freme e morde il freno per tornare in campo. L'ex Inter, Juventus, Ajax, Barcellona, Psg e Manchester United potrebbe tornare in campo già mercoledì contro il Genoa oppure negli ultimi due importanti match dell'anno contro Sassuolo e Lazio.

Pioli ha glissato dribblando l'argomento al termine del match contro il Parma: "Con Zlatan siamo più forti, senza dubbio, ma la squadra ha creato tanto anche oggi. Abbiamo sempre fatto bene, con o senza di lui". La verità è che l'assenza dello svedese potrebbe diventare un problema alla lunga e il suo imminente rientro sarà una manna dal cielo per il tecnico rossonero ma soprattutto per il Milan.

La classifica di Serie A

Milan 27, Inter 24, Juventus e Napoli 23, Sassuolo 22, Roma 21, Verona 19, Atalanta e Lazio 17, Udinese 13, Cagliari e Bologna 12, Parma. Sampdoria e Benevento 11, Spezia 10, Fiorentina 9, Torino e Genoa 6, Crotone 5.

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