«Per Renault Italia un 2017 da favola»

Dacia continua a sorprendere. Il dg Chrétien: «Non rinunciamo al gasolio»

Pierluigi Bonora

Roma Bernard Chrétien non ha dubbi: il 2017, appena archiviato, è stato il miglior anno da quando è direttore generale di Renault Italia, cioè dal 2013. La crescita del gruppo francese è stata pari a circa il doppio del mercato, grazie al +13,9% (215.035 unità), mentre la quota è salita di 0,6 punti percentuali, sfiorando il 10%, il massimo degli ultimi 32 anni.

A trainare il risultato dello scorso anno è stato anche il nuovo exploit (63.386 immatricolazioni, +21,1%) del marchio Dacia che proprio in questi giorni è impegnato nel lancio del nuovo Duster, arricchito di contenuti, rinnovato completamente e dal listino sempre accattivante.

Tra Renault e Dacia nel 2017 il gruppo ha immesso sul mercato numerose novità e serie speciali: Clio si è confermata la vettura straniera più richiesta in Italia e Captur il crossover estero più venduto nel segmento di appartenenza. Positivo, anche se i volumi restano sempre limitati, anche l'andamento di Zoe, la berlina elettrica ora con 300 km reali di autonomia in virtù della batteria da 41 kW. Tra i modelli a emissioni zero, Zoe è quello più immatricolato in Europa. E sempre in questo ambito, nei veicoli commerciali, anche Kangoo ZE percorre più chilometri (200 reali) con la nuova batteria da 33 kW. Puntare sulle motorizzazioni elettrificate, come puntualizza tra l'altro il piano al 2022 presentato nei mesi scorsi dal numero uno Carlos Ghosn (saranno lanciati 12 veicoli completamente elettrici, mentre dalle nozze con Mitsubishi il gruppo attingerà la tecnologia ibrida) non significa però rinunciare al diesel. Chrétien è stato chiaro: «È vero che procederemo sempre di più nell'elettrificazione della nostra offerta, ma ciò non vuol dire che Renault rinuncerà al diesel. Questa motorizzazione continua a offrire importanti vantaggi e viene continuamente migliorata nel rispetto delle regole Ue. Il diesel resta una proposta valida nel mondo di oggi e non dimentichiamo il suo contributo nell'abbattimento delle emissioni di anidride carbonica».

Il manager francese è ottimista sul 2018. La sua stima è di un mercato italiano che crescerà del 4-5% vista soprattutto «l'esigenza di rinnovare il parco auto più vecchio d'Europa».

Tra le novità annunciate: Scénic e Kangoo nelle versioni Sport Edition Collection, il nuovo Master ZE (autonomia di 80-120 km), una Mégane Rs da 280 cv e una ancora più potente (Trophy) da 300 cv, varie versioni esclusive. Senza dimenticare il ritorno dell'iconica Alpine.

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