Riapre «casa Cagliari» ma il Sant'Elia resta un club esclusivo il reportage

Riapre «casa Cagliari» ma il Sant'Elia resta un club esclusivo il reportage

Un ritorno alle origini. Cinquecentosessantacinque giorni dopo il Cagliari torna a casa. Ben diciassette mesi sono passati dall'ultima apparizione della formazione sarda al Sant'Elia: era il primo aprile 2012, Cagliari-Atalanta 2-0, firmato Conti e Pinilla. Nel mezzo un lungo peregrinare tra Trieste, Parma e il prematuro e tanto contestato Is Arenas. Invece oggi, contro il Catania alle 18, il pubblico rossoblù potrà finalmente tornare a seguire la squadra della propria città nel suo stadio storico. Il Sant'Elia sarà dunque lo stadio del Cagliari per le prossime gare interne della stagione 2013-2014, ha ufficializzato la Lega di Serie A con tanto di comunicato dopo l'accoglimento da parte della Commissione Criteri Infrastrutturali della Figc dell'istanza presentata dalla società sarda.
Non proprio tutta la tifoseria del Cagliari, in realtà, potrà assistere alle partite casalinghe della squadra di Lopez. Perché la commissione di vigilanza comunale e la Lega hanno dato l'idoneità per 4.798 posti, 2.000 nel primo anello della curva Nord e i restanti nella tribuna centrale. Più ovviamente la tribuna stampa. Chiusi invece distinti e curva Sud. E, tramite il suo sito ufficiale, la stessa società cagliaritana ha ammesso, nonostante le possibilità di prelazione degli abbonati, di avere delle difficoltà nella vendita dei biglietti a causa della «nuova configurazione dei posti da assegnare agli spettatori». Non certo un rientro entusiasmante per i sostenitori del Cagliari. La situazione per il completamento dell'opera, inoltre, che prevede la ristrutturazione generale della struttura e la capienza di 16.000 posti, è ancora lontana dalla conclusione. E lo si capisce anche solo passeggiando all'esterno dello stadio inaugurato ben 43 anni fa, nel 1970. Negli ultimi giorni gli operai addetti alla messa in sicurezza hanno lavorato assiduamente, per sistemare gli ultimi dettagli e continuare invece l'attività di manutenzione sugli altri settori. E pensare che tutto stava per saltare per soli quattro seggiolini fuori posto, tolti a tempo di record proprio dagli addetti ai lavori su esplicita richiesta di chi doveva dare l'ok definitivo. «Abbiamo fatto molti sopralluoghi e per adesso l'agibilità sarà per poco meno di 5.000 posti. Vedremo se prima della fine dell'anno potremmo aumentare questa capienza», hanno confessato gli emissari della Lega Calcio, appena fuori dal Sant'Elia.

Insomma, una parte di calvario sembra essere terminato: il Cagliari non è più costretto a giocare sempre in trasferta. Perché tutto si sistemi, la situazione torni alla normalità e l'impianto sia completamente ristrutturato, invece, ci vorrà ancora molto tempo.


di Enrico Turcato

da Cagliari

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