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La ricetta di Max per la "Giovane Signora". Ma con il Frosinone non vuole scherzi

Allegri predica calma ed equilibrio con i suoi talenti: li lancia solo se "obbligato"

La ricetta di Max per la "Giovane Signora". Ma con il Frosinone non vuole scherzi
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La Juventus vuole la Coppa Italia. Il Frosinone cerca innanzitutto la salvezza, ma intanto nella seconda competizione nazionale ha già eliminato Torino e Napoli: sempre giocando in trasferta, per di più. Sognare non costa nulla, pur se i miracoli a un certo punto finiscono e le favole pure. Detto ciò, stasera allo Stadium i bianconeri ospiteranno i ciociari e, come già accaduto nel turno precedente contro la Salernitana, non avranno tanta voglia di scherzare: «La Coppa Italia è un obiettivo», ha ribadito ieri Allegri, che oggi festeggerà la panchina numero 400 con la Signora avendo davanti a sé soltanto Trapattoni e Lippi.

Non avendo la Champions e nemmeno la certezza di poter sopravanzare l'Inter a fine campionato, va da sé che la Coppa Italia assuma un'importanza particolare per chi vuole tornare ad alzare un trofeo. Anche per questo, il turnover sarà relativo e si farà sul serio: non ci saranno tra gli altri gli infortunati Chiesa e Rabiot, ma certo non per snobismo nei confronti dei laziali. I giovani che andranno in campo (da Yildiz a Iling Junior, magari Miretti) lo faranno perché ormai rodati e affidabili: per certi versi gioco forza, Allegri si è ormai convertito alla filosofia del giovane è meglio, pur se in altre piazze alcuni degli stessi bianconeri sarebbero probabilmente stati lanciati prima. «La maglia della Juve pesa molto di più, servono pazienza ed equilibrio», ha più volte ripetuto.

E così, riavvolgendo il nastro, viene in mente per esempio che lo scorso anno Fagioli fu sdoganato quasi per disperazione quando era finito in fondo alla panchina. O che lo stesso Yildiz quest'anno sia rimasto in naftalina forse più di quanto il suo talento avrebbe meritato, come si è visto in questi ultimi giorni. E che Huijsen, baby difensore che pure aveva fatto bene a San Siro nei minuti finali contro il Milan, sarebbe stato spedito in prestito proprio al Frosinone dove già ci sono Barrenechea, Kaio Jorge e soprattutto Soulè se nel frattempo non fosse spuntata la Roma alla frenetica ricerca di un difensore.

In compenso la Juve ha ormai chiuso per Tiago Djalò, 23enne portoghese fermo da quasi un anno: operazione che punta anch'essa al futuro e per la quale Giuntoli ha battuto la concorrenza dell'Inter. In un futuro non troppo lontano, ma senza fretta, potrebbero essere lui e lo stesso Huijsen a comporre la coppia dei difensori centrali bianconeri.

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