Quindici giorni dopo sarà un'altra storia. Inter-Juventus dal campionato alla semifinale di andata. Proprio la sfida del diciassette gennaio potrebbe rappresentare uno spartiacque per entrambe le squadre. L'Inter dopo una partita a senso unico, dominata dall'inizio alla fine, ne uscì con la consapevolezza di essere pronta per lo scudetto. La Juventus maltrattata ebbe la forza, tre giorni dopo, di andare a vincere la supercoppa italiana contro il Napoli. E da lì sta provando a risalire dopo aver toccato il fondo. Perché il derby d'Italia è stato l'unico passo falso in un gennaio che altrimenti sarebbe stato perfetto. Solo vittorie in campionato e coppa Italia, a parte la deragliata di San Siro.
Nonostante si sia inceppato Cristiano Ronaldo. Decisivo contro la squadra di Gattuso ma a secco da tre partite di campionato. Il portoghese dopo le feste di Natale ha servito la causa bianconera con la doppietta all'Udinese e il gol del 3-1 al Sassuolo. Poi solo prestazioni sufficienti, addirittura mediocre contro l'Inter. Ma in quel derby d'Italia la Juventus ha ritrovato Giorgio Chiellini, unico positivo in una serata da dimenticare. Il capitano ha preso il posto al centro della difesa e ridato solidità a un reparto sempre in affanno: non devono passare inosservati i primi due clean sheet consecutivi della formazione di Pirlo. L'azzurro contro la Samp ha intercettato, come ai bei tempi, qualsiasi cosa. Comunque Chiellini non è la sola spiegazione del rinascimento bianconero. Il centrocampo ha trovato un'identità con la coppia Arthur-Bentancur mentre il dinamismo di McKennie garantisce oltre agli inserimenti anche protezione rispetto al compassato Ramsey. Per questo, ma anche per il fatto che la Juventus potrà contare su Cuadrado, Alex Sandro e De Ligt, quindici giorni fa ai box per il Covid, sarà un'altra storia domani a San Siro.
Anche perché stavolta è l'Inter che deve fare i conti con le assenze. Lukaku e Hakimi squalificati dopo il derby infuocato con il Milan. In campionato il terzino demolì il malcapitato Frabotta, con la corsia destra nerazzurra esaltata da Barella. Se pesa l'assenza della freccia, per Antonio Conte è un danno incalcolabile dover rinunciare a Lukaku. Nonostante i nerazzurri possano vantare un attacco stratosferico, che ha già toccato quota 49 gol in campionato. Un rendimento che smentisce l'etichetta di contropiedista dell'ex ct, ma che ha proprio nell'attaccante belga la massima espressione: palla addosso a Lukaku è un mantra nerazzurro. Contro la Juve bisognerà trovare un'alternativa dopo aver recuperato alla causa Eriksen, sempre più a suo agio nel ruolo di regista. Come Chiellini, il danese potrebbe essere il valore aggiunto nella seconda parte della stagione interista.
Pensando anche al campionato. Sul quale potrà incidere nell'immediato il doppio derby d'Italia in otto giorni. In mezzo la trasferta di Firenze per l'Inter, la sfida con la Roma all'Allianz Stadium per la Juventus. In tutto questo il Milan avrà l'occasione per allenarsi, giocando una sola partita, in quindici giorni. Chissà che per i rossoneri non tutti i mali siano venuti per nuocere, leggi eliminazione dalla coppa Italia.
Con una squadra in debito d'ossigeno e uomini da recuperare, potrebbe rivelarsi una sconfitta salutare quella che passerà alla storia per lo scontro Ibra-Lukaku. Anche perché da Inter-Juventus una delle due potrebbe uscire ammaccata, se non addirittura una rivale in meno per il Milan, che potrebbe solo ringraziare tra qualche mese.
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