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"Ripetersi non scontato. Ma volevo solo vincere"

"Volevo soltanto vincere. Se l'ho fatto una volta, perché non potevo rifarlo?"

"Ripetersi non scontato. Ma volevo solo vincere"

«Volevo soltanto vincere. Se l'ho fatto una volta, perché non potevo rifarlo?». Un immenso Massimo Stano ha compiuto un'altra impresa dopo il titolo olimpico. La gioia per il titolo mondiale è tanta per il 30enne barese di Palo del Colle: «Sono riuscito a dimostrare di avere un'egemonia su entrambe le distanze, che poi era quello che più mi interessava per la gara di oggi, capire quanto fossi competitivo su questa distanza. Vincere un'Olimpiade sulla 20 km e l'anno dopo i Mondiali nella 35 km non era per nulla scontato. Sono stra-contento e stra-stanco: ma oggi a 7-8 km dall'arrivo ho fatto capire a tutti gli altri che potevano giocarsi soltanto l'argento». Una dimostrazione di superiorità impressionante.

«Ci tenevo tanto prosegue il poliziotto azzurro -, volevo dimostrare che l'anno scorso non è stato un caso. La dedica? È per mia moglie Fatima e mia figlia Sophie, per Antonella Palmisano che non ha potuto gareggiare e sono sicuro che avrebbe potuto confermare l'oro: la aspetto più aggressiva di prima, insieme possiamo riscrivere la storia. Le sue parole mi hanno aiutato tanto, come quelle di Ivano Brugnetti. Sono incredulo ancora una volta, non è scontato, mi viene da piangere e da ridere».

La stagione, però, non si conclude qui: ci sono gli Europei. «Sono sicuro che anche gli altri campioni olimpici azzurri hanno dato il massimo. L'atletica non è matematica. Nell'ultimo giorno del Mondiale quest'oro dà fiducia a tutta l'atletica e sono sicuro che la marcia avrà pian piano una visibilità maggiore in Italia. A Monaco farò la 20 km, quel che viene viene. E rivolgo un appello al Cio: il mio sogno è doppiare 20 e 35 km alle Olimpiadi.

Spero possano esaudire il mio desiderio perché la 35 non è nel programma».

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