Rivalità, cadute e il boom Ducati: cosa è successo nella stagione MotoGP

Nella stagione dominata dalla Ducati è emersa una nuova rivalità che potrebbe infiammare i prossimi anni della MotoGP, quella tra Bagnaia e Bastianini

Rivalità, cadute e il boom Ducati: cosa è successo nella stagione MotoGP

Pecco Bagnaia e Fabio Quartararo sono stati i due grandi protagonisti della stagione MotoGP. I due hanno sempre dimostrato di essere due esempi di sportività. Sempre pronti a riconoscere le qualità del rivale, senza nascondersi dietro facili scuse: insomma non si odiano nemmeno un po'. Una situazione davvero insolita rispetto alle grandi rivalità tra i piloti del passato.

La rivalità tra Bagnaia e Bastianini

Ricordate un vero dog fight tra Pecco e Quarta? Noi no. proprio per questo i più maliziosi pensano che il vero rivale di Bagnaia in realtà sia Enea Bastianini. Rivali e amici. Uno è gentile, elegante. Parla poco, gli piace leggere. Piemontese di Chivasso: Bagnaia. L'altro è esuberante, casual, chiacchierone, ama la musica, romagnolo di Rimini: Bastianini. Il primo ha 25 anni, il secondo li compirà a fine anno.

Enea ha messo tutti in fila in quattro occasioni, ossia Qatar, Americhe, Francia e Aragòn. Con un pizzico di continuità in più, il numero 23 avrebbe potuto far meglio della quarta posizione, insidiando il terzo posto ad Aleix Espargarò. Poi ha dimostrato di che pasta è fatto nei duelli consumati con Bagnaia a Misano, Aragòn e Sepang.

Al di là dei giochi di squadra, l'audience è salito e l'interesse generale ne ha giovato. Perchè due rivali così, capaci di dividersi scena, condividere sorpassi e distribuire assensi o dissensi, non li avevamo da tempo. Senza scomodare Max Biaggi e Valentino Rossi, oppure a ritroso Loris Reggiani e Luca Cadalora, la rivalità tra Bagnaia e Bastianini piace e potrebbe infiammare i prossimi anni della MotoGP, ancora di più dalla prossima stagione con entrambi in sella alla Ducati.

Tutte le cadute di Bagnaia

Cinque ritiri in 20 Gran Premi. Il piemontese della Ducati può recriminare però per le tante cadute collezionate nel 2022 in MotoGP. La prima battuta d’arresto si materializza già nella prova inaugurale della stagione, con un grave errore che fa scivolare in Qatar nel tentativo di passare il compagno di marca Jorge Martin per l’ottava piazza.

Il secondo zero arriva poi a Le Mans con una caduta sanguinosa mentre stava cercando di rispondere all’attacco di Bastianini per la testa della corsa, gettando al vento un minimo di 20 punti iridati. Scenario molto simile al Sachsenring, quando Pecco finisce per terra cercando di tenere il passo di uno scatenato Quartararo nei primi giri di gara lasciando sul piatto potenzialmente un comodo secondo posto.

Poi mette a referto un altro zero al Montmelò, ma in quel caso è assolutamente incolpevole. Il pilota Ducati viene speronato di fatto al via da Nakagami in una carambola estremamente spettacolare e pericolosa. Si giunge così all'ultimo scivolone di Pecco all’ultimo giro in quel di Motegi nel tentativo di passare Quartararo per l’ottava posizione. Un errore di valutazione molto grave, che gli costa dai 7 ai 9 punti nello scontro diretto con il francese.

Il boom Ducati

È stata una stagione all’insegna della Ducati con 25 gare a podio consecutive e 39 in prima fila, chiari indici di una presenza costante nella parte alta delle classifiche, sia del sabato che della domenica. Le vittorie sono state 12: non è un record assoluto, in quanto la Honda ne vinse 15 nel 1997, ma il marchio italiano ha la possibilità di registrare il miglior valore da dieci anni a questa parte, considerando che l’ultimo costruttore con 13 è stata la Honda nel 2011.

Ben 31 podi Ducati nel 2022: anche in questo caso la miglior stagione della loro storia, e anche in questo caso il miglior risultato risale al 2011, quando la Honda ne mise a segno 34. Per finire, c’è un record stagionale eguagliato quello delle pole position. Con l'ultima pole di Martin, la Ducati ha eguagliato il record (16 pole) della Honda, stabilito nel 2011.

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