Sport

Roberto Baggio compie 53 anni: il ritratto del Divin Codino

Roberto Baggio è stato uno dei giocatori più forti della storia del calcio italiano e mondiale. Inter, Juventus, Milan, Fiorentina e Bologna hanno fatto gli auguri ad un fuoriclasse senza tempo

Roberto Baggio compie 53 anni: il ritratto del Divin Codino

Roberto Baggio è da sempre considerato uno dei più grandi talenti del calcio italiano e mondiale. Il fuoriclasse di Caldogno compie oggi 53 anni. I club nei quali ha militato che gli hanno prontamente fatto gli auguri. Juventus, Bologna, Fiorentina, Inter e Milan hanno voluto celebrare una data importante per il calcio italiano e per il Divin Codino:

Una carriera da sogno e il grande "tradimento"

Baggio è cresciuto nelle giovanili del Vicenza e nel 1982 ha fatto il suo esordio nel calcio professionistico nella squadra biancorossa con cui in tre tagioni ha messo insieme 47 presenze condite da 16 reti. Nel 1985 la Fiorentina si rende conto delle sue grandi qualità e in cinque stagioni in Serie A incanta con i suoi numeri e le sue giocate mette insieme 136 partite e realizza 55 gol in tutte le competizioni.

Il vero salto di qualità, però, lo fa nella Juventus nel 1990 con i tifosi della Fiorentina che non prendono bene il "tradimento" del Divin Codino che in cinque anni in bianconero colleziona 200 presenze e mette insieme 115 tra campionato, coppa Italia, Coppa Uefa, Coppa delle Coppe e supercoppa Italiana. Baggio con il club di Corso Galileo Ferraris vince uno scudetto, una Coppa Italia e una Coppa Uefa e nel 1993 vince il Pallone d'Oro.

Nel 1995, dopo cinque anni di Juventus, passa ad un'altra rivale storica come il Milan dove in due stagioni gioca due anni, vince un tricolore, gioca 67 partite e segna 19 reti. Nel 1997 passa al Bologna dove all'età di 30 anni riesce ancora a fare la differenza segnando 23 gol in 33 gettoni complessivi. Nell'estate del 1998 l'Inter corona il sogno dei tifosi nerazzuri e lo porta ancora una volta a Milan, dall'altra sponda con cui in due anni mette insieme 57 presenze e segna 17 reti.

Nel 2000, a 33 anni e dopo una serie di infortuni più o meno gravi alle ginocchia, Baggio passa al Brescia dove in quattro anni mette insieme 101 presenze e sigla 46 reti. Si ritira nel 2004 all'età di 37 anni e da quel momento in poi il calcio italiano perde uno dei suoi più grandi interpreti capace di fare cose fuori dal comune, di vincere un pallone d'Oro e di segnare 275 reti in carriera.

Nazionale amara

Con la maglia della nazionale non è molto fortunato. Mette insieme comunque 56 gettoni e segna 27 reti ma non riesce mai a vincere niente. Nel 1990 a Italia 90, a soli 23 anni, si qualifica al terzo posto al mondiale vinto poi dalla Germania Ovest in finale contro l'Argentina di Diego Armando Maradona.

Con Arrigo Sacchi non ha un grande feeling ma nel 1994 trascina letteralmente l'Italia fino all'atto finale del mondiale disputato negli States che gli azzurri perdono amaramente in finale, ai calci di rigore, contro il Brasile che si laurea campione del mondo. Decisivi dal dischetto gli errori di Franco Baresi e proprio di Roberto Baggio che ha ammesso di non aver mai dimenticato quell'errore fatale dagli undici metri.

Segui già la pagina di sport de ilGiornale.it?

Commenti