Roglic vince con la valigia in mano

Giro dell'Emilia allo sloveno che conferma l'addio alla Jumbo-Visma a fine stagione

Roglic vince con la valigia in mano
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Avrà anche la valigia in mano, ma ha ancora una gran voglia di vincere. L'uomo con la valigia è Primoz Roglic, che ha dovuto fare buon viso a cattiva sorte alla Vuelta, lasciando il successo finale al gregario Sepp Kuss per volere di Jonas Vingegaard, e lo sloveno vincitore del Giro, dopo aver ufficializzato che il prossimo anno non correrà più per i gialloneri della Jumbo Visma (potrebbe finire alla spagnola Movistar, ndr), si è messo in valigia il terzo Giro dell'Emilia in carriera. Alle sue spalle Tadej Pogacar, battuto in una volata pazzesca sul San Luca, che conferma il suo talento, ma forse anche una condizione non più stellare, come quella vista nella scorsa primavera quando Tadej aveva fatto incetta di vittorie, ad incominciare dal Fiandre, Freccia e Amstel.

Voleva il poker alla Vuelta e Roglic ha calato il tris nell'edizione numero 106 del Giro dell'Emilia. Doveva stare attento solo al connazionale sloveno Pogacar, che come da pronostico è stato lui l'uomo più pericoloso, ma su un arrivo così esplosivo il 33enne corridore della Jumbo al suo sedicesimo successo stagionale ha fatto valere le proprie doti di autentico finisseur con una progressione devastante che non ha lasciato scampo a Tadej. «Ci tenevo molto a vincere qui a San Luca. Questa è una delle corse più belle in assoluto e che io amo davvero alla follia: è una corsa che mi esalta come poche e il finale sembra proprio fatto su misura per me», ha spiegato un raggiante Roglic che sul palco non ha mancato di fare il gesto della genuflessione, per ricordare a tutti che lui viene dal salto con gli sci, nel quale è stato un campione di talento in gioventù prima di infortunarsi e dedicarsi al ciclismo. «So che volete sapere per quale squadra correrò il prossimo anno aveva spiegato lo sloveno al mattino, prima del via -, ma vi posso solo dire che dopo otto stagioni fantastiche con la Jumbo Visma cambierò squadra, ma saprete con quale maglia correrò il prossimo anno solo dopo il Lombardia di sabato prossimo».

Buon ottavo posto per il nostro Giulio Ciccone, che è rimasto nel gruppetto dei nove che si sono poi andati a giocare la vittoria sul micidiale San Luca, anche ieri preso

d'assalto dai tifosi bolognesi. In Italia si continua a correre domani con la Coppa Bernocchi e martedì con la Coppa Agostoni. Giovedì Gran Piemonte e sabato il Lombardia, da Como a Bergamo, l'ultima Classica Monumento dell'anno.

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