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«Sì a una legge, ma senza crociate»Lottomatica sul gioco d'azzardo

Sul fronte del gioco d'azzardo legale «serve un confronto dentro le istituzioni in cui possiamo dare il nostro contributo tecnico di conoscenza del settore, per chiarire e ribadire qual è il ruolo dello Stato e quale quello dei territori, siano essi le Regioni o i Comuni. Questo per evitare che, unilateralmente, si seguano più delle crociate che non delle iniziative che puntino a mettere più ordine in maniera organica».
Lo ha detto il direttore generale di Gtech-Lottomatica Fabio Cairoli a margine di un incontro organizzato a Firenze nell'ambito dell'assemblea nazionale di Anci dedicato al «gioco responsabile». «La situazione attuale - ha osservato - è complessa perchè il quadro normativo italiano è frutto di 40 anni di singole leggi, che hanno normato singoli aspetti del gioco. Manca però un quadro complessivo che rifaccia il punto in una visione organica». Cairoli ha poi ricordato che «Confindustria, di cui facciamo parte, ha già elaborato una proposta di possibile razionalizzazione di una parte del gioco legale. Dopo 10 anni di legalizzazione in Italia, e per guardare in avanti e salvaguardare la sostenibilità della rete del gioco legale, si deve mettere un ordine anche migliore dell'esistente». L'Italia, in linea con gli standard internazionali, «è all'interno di una forbice di rischio dell'1-2%» per quanto riguarda il gioco problematico che «non vuol dire dipendenza, in quanto è diagnosticabile solo da psicologi e psicoterapeuti.


Il 98-99% dei giocatori è sano e sereno e non va criminalizzato», ha poi detto Cairoli che ha anche reso noto l'avvio di un un corso di formazione, rivolto agli esercenti o ai gestori delle sale, dedicato proprio al divieto di gioco per i minori e sulla gestione di quello problematico.

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