Salah-Gervinho, la Roma mette le frecce

L'ex sfida i fischi del Franchi e infilza subito i viola l'ivoriano raddoppia e i giallorosssi sono soli in testa La Fiorentina crolla: tre sconfitte in una settimana

Salah-Gervinho, la Roma mette le frecce

Q uasi un anno per stare in testa, due per starci senza compagnia. Il primato solitario della Roma dopo 714 giorni (l'ultima volta fu il 10 novembre 2013) è frutto di una partita quasi perfetta. Quasi, perché al netto delle occasioni (poche) concesse alla Fiorentina, un gol al passivo arriva sempre. Un errore che stavolta però Garcia può perdonare. Nella serata in cui il francese schiera una formazione super offensiva, la squadra offre una prestazione di grande sacrificio tattico, che di fatto sorprende l'avversario e Paulo Sousa, incapace per una volta di trovare la chiave tattica per cambiare il match. «Abbiamo difeso in sei? C'è un obiettivo da raggiungere, per farlo se necessario difendiamo anche in 25…», sottolinea Florenzi.

E' la sintesi della notte fiorentina, che riporta la Roma ai fasti del primo anno di Garcia – quella che infilò la serie di 10 vittorie a inizio campionato -. Per ora i successi consecutivi sono 4 e la squadra giallorossa è molto diversa da allora: all'epoca dominava nel possesso palla, oggi quello non è più il suo vangelo unico ma fa giocare le ali come dei terzini (Salah e Gervinho) e i terzini come dai marcatori a uomo (Digne e Florenzi). E contro la Fiorentina si vede una Roma cinica, capace di sbloccare subito il match con l'uomo più discusso della settimana, e poi giocare come il gatto con il topo, colpendo ancora una volta in contropiede e poi riuscendo a chiudere gli spazi a una squadra comunque meno forte dei giallorossi nella qualità dell'organico.

Capitolo a parte merita Salah, il “traditore” dei viola che segna il suo quinto gol nelle ultime sei partite di campionato: fischiato nel prepartita dopo il tam tam sui social dei tifosi viola, fischiato a ogni tocco di palla, fischiato quando con un tiro delizioso rompe l'equilibrio (l'egiziano non festeggia), fischiato anche nel finale quando commette l'ingenuità di farsi cacciare da Orsato per un gesto evitabile dopo un primo giallo. «Giocava sotto pressione, non era facile per lui, ma prima della partita avevo parlato con lui ed era tranquillo, il rosso mi pare un po' severo, non ha detto niente…», così Garcia che sottolinea come la prova del gruppo sia stata positiva perché «i ragazzi sono stati intelligenti tatticamente e tecnicamente, in questa squadra ognuno lavora per il branco, non era semplice per Salah e Gervinho difendere sulle fasce e poi partire in contropiede». Già, Gervinho, che sembra aver ritrovato una seconda vita romana: devastante l'azione in contropiede, sul lancio millimetrico di Florenzi, che lo porta a siglare il quinto gol in sei partite tra campionato e Champions. Il neo della serata resta l'infortunio di De Rossi che salterà l'Udinese ed è a rischio per l'Inter.

La Fiorentina esce battuta per la terza volta in una settimana, con Napoli, Lech Poznan e Roma, ma se al San Paolo era stata confortante sul piano del gioco, contro i giallorossi - pur sprecando con Kalinic due

buone occasioni - non dà mai la sensazione di poter recuperare il match. Poche idee, uomini chiave ben controllati dalla Roma e l'assenza pesante di Alonso, tatticamente fondamentale per cambiare un match in corso d'opera.

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