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Santon: "Porto esperienza, adesso ho una famiglia"

Tutte le verità di Santon: «Ecco perché sono interista». E quelle di Ausilio: «Shaqiri? Lo seguivamo da tre anni. Brozovic un acquisto collettivo. Murillo? Mi ricorda Cordoba». E poi la vicenda Ranocchia: «A Napoli errore collettivo. Non doveva giocare, poi Vidic ha accusato un forte attacco di lombalgia»

Santon: "Porto esperienza, adesso ho una famiglia"

C'era Santon con la 21 questa mattina ad Appiano, strette di mano, sorrisi, foto di rito con Ausilio e Mancini. Fra le tante cose ha voluto precisare che lui non ha mai detto di essere milanista e ha mostrato i due tatuaggi sui bicipiti, uno a destra e l'altro a sinistra, scudetto e Champions vinte con l'Inter: «Mi avevano chiesto per chi facevo il tifo da bambino e ho solo detto che simpatizzavo per il Milan perché a quei tempi c'erano Gullit e Van Basten, ma ho sempre onorato la maglia dell'Inter, gioco nell'Inter, sono tornato a casa mia, sono cresciuto interista e sono un tifoso dell'Inter». Rispetto a Lucio a cui venne imposto di dichiarare che la Juventus aveva 32 scudetti, siamo su tutt'altro pianeta. Il secondo punto da chiarire era il tweet della fidanzata Chloe Sanderson: «È successo tutto all'improvviso, lei viene da Newcastle, c'era un po' di confusione, io ho detto sì ad Ausilio nel giro di due ore, poi è stata proprio lei a spingermi a Milano e all'Inter, la decisione l'abbiamo presa insieme, abbiamo una figlia, siamo una famiglia».

Non giocava da nove mesi, al San Paolo bene, nel prossimo futuro non solo una maglia nell'Inter ma anche quella azzurra. Il picco però si è avuto con Piero Ausilio che ha spiegato alcuni segreti e piani futuri. Per esempio Shaqiri è una storia partita oltre tre anni prima: «Non era ancora un giocatore affermato, venne da noi suo fratello, poi quando è stato il momento giusto loro si sono ricordati di noi, abbiamo sottoposto il suo nome a Mancini e l'operazione si è chiusa».

Altro retroscena: «Sì, è vero, con Dybala ci abbiamo provato. Quando ho tentato di portarlo all'Inter - spiega il ds-, non aveva ancora il passaporto e sacrificare un posto da extracomunitario era un po' un azzardo. Adesso ha altri costi e numeri diversi ma nessun rimpianto». Poi Brozovic: «C'eravamo sopra, poi il Mondiale giocato da protagonista avrebbe potuto crearci dei problemi ma quando ha dovuto scegliere, ha scelto la prima squadra che lo aveva contattato, l'Inter». Poi tutte le verità sulla difesa dell'Inter: «Murillo mi ricorda Cordova, arriverà questa estate. Errore la gogna mediatica per Ranocchia, ama l'Inter, la vive da capitano, l'errore è stato collettivo.

Non era al meglio ma si è sacrificato, in difesa siamo in emergenza, Vidic non si è allenato per una lombalgia, l'aveva già a Napoli, ecco perchè ha giocato Ranocchia».

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