Nella serie A dove si segna più che in altri campionati d'Europa (media di 2,87 reti a gara) è già stagione di triplette. Quattro in totale nei primi 360 minuti, mai così tante da quando il torneo (2004/2005) è tornato a venti squadre. Due campionati fa, solo alla fine si arrivò al poker di hat-trick, nell'ultimo ci sono volute ben 12 giornate.
E stasera nella sfida dell'Olimpico tra Lazio e Napoli ci sono due che hanno già portato a casa il pallone. Tre gol al Milan per il Ciro di Torre Annunziata (Immobile), tre sigilli al Benevento per il Ciro «ribattezzato» di Lovanio (Mertens). Il napoletano vero che con il Napoli non ha mai giocato e quello acquisito che invece in maglia azzurra ha toccato la vetta più alta della sua carriera sono i simboli di due squadre che giocano un calcio divertente e si affidano al collettivo. Il laziale, nella corsa alla classifica dei bomber dell'attuale torneo, è avanti di un gol sul belga (6 a 5). Ad accomunarli il campionario completo sotto porta, tra astuzia, rapidità, potenza, forza e fame. Ma anche il legame dentro e fuori dal campo con Lorenzo Insigne: per Immobile nato ai tempi del Pescara di Zeman, per Mertens dopo che Sarri ha posto fine alla staffetta tra i due nel Napoli.
Il belga Dries - soprannominato Ciro perché «mi piace Napoli ed esco tanto, vado a mangiare spesso in città», ha spiegato - di triplette se ne intende, le segnava anche da ala sinistra prima della trasformazione tattica con Sarri. Già tre (più una quaterna al Torino) da quando gioca con il Napoli, due e un poker di reti ai tempi del Psv, una con l'Apeldoorn nella Jupiter League e con l'Utrecht nell'Eredivisie olandese. Nell'anno solare 2017, il giocatore inventato da Sarri falso nueve ha segnato più di tutti: 22 reti in 23 gare di A. In pratica una media di un gol a partita, degna di un vero centravanti. I gol in Champions a Real e Nizza più un centro in Coppa Italia e due reti con la Nazionale completano il suo ricco score annuale. Alla Lazio solo un gol ma al San Paolo nel 2014 e quattro assist per l'ex compagno Higuain.
Di fronte avrà un nove puro, quell'Immobile appena sotto di lui nelle marcature del 2017: 20 i gol del Ciro laziale in 22 gare di A (una saltata per squalifica e il derby con la Roma non disputato per una gastroenterite) più le tre reti in Coppa Italia e i sigilli pesanti ad Arnhem in Europa League, a Palermo e Reggio Emilia con la Nazionale di Ventura. Un napoletano che non ha mai giocato nel Napoli, mai battuto in 6 precedenti e al quale ha fatto gol solo una volta, con la maglia del Genoa, l'11 novembre 2012 quando muoveva i primi passi da titolare in serie A. Anche se con le big quest'anno è stato implacabile: oltre al tris siglato al Milan, la doppietta alla Juve in Supercoppa.
La sfida tra i due predatori del
gol sarà una delle chiavi della contesa, il primo crocevia per il vertice. Con Inzaghi, mai vittorioso sul Napoli, che chiede aiuto al suo centravanti e Sarri che cerca conferme dal suo attacco, il più prolifico d'Europa.
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