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È Sassuolo ammazzagrandi. L'Inter apre una vera crisi

La squadra di Dionisi dopo Juve e Milan batte in casa anche i nerazzurri. Un solo punto nelle ultime 3 gare

È Sassuolo ammazzagrandi. L'Inter apre una vera crisi

Se tre indizi fanno una prova, la clamorosa ma meritata sconfitta casalinga col Sassuolo (0-2) certifica la crisi dell'Inter. Un punto nelle ultime 3 partite, niente controsorpasso al Milan e anzi stasera i nerazzurri potrebbero ritrovarsi addirittura terzi, scavalcati anche dal Napoli. Evidentemente, la sconfitta del derby non era solo la semplice distrazione di un quarto d'ora, ma i primi scricchiolii di quanto stava per accadere. Già nel primo tempo di Napoli, l'Inter aveva rischiato il rovescio, restando in partita solo per l'imprecisione degli attaccanti avversari. Stavolta invece non c'è stato verso: 2 sberle una più sacrosanta dell'altra e se la traversa non avesse detto no a Berardi, la partita sarebbe finita già all'intervallo. Invece Inzaghi nella ripresa ha provato a giocarsela, ha messo anche Dzeko, arretrando Sanchez dietro ai 2 attaccanti titolari, ha creato più di un'occasione, alcune clamorose, ma ancora una volta l'Inter non è stata capace di tradurre in gol la grande massa di occasioni create. Del resto i numeri non mentono: 6 gol segnati nelle prime 6 partite di campionato del 2022, contro 17 nelle ultime 6 del 2021. Per farne uno al Sassuolo (con De Vrij), ha impiegato 93 minuti, poi il Var ha tolto anche quello, per un precedente braccio di Dimarco, decisione che farebbe discutere se il gol avesse avuto valore.

La Champions pesa e non da oggi. Questa sconfitta è figlia anche di quella contro il Liverpool, che ha tolto i veli ai limiti dell'Inter e ne ha appesantito le gambe. Per dirne uno, Perisic per la prima volta è uscito sulle ginocchia, piegato dalla fatica. Non sarebbe stato semplice nemmeno con Brozovic, senza è diventato impossibile. Il Sassuolo ha giocato la partita perfetta, dominando per un tempo e non è un paradosso né un errore dire che tra tutti il più bravo è stato Consigli, semmai è anche l'occasione per rendere onore agli sforzi dell'Inter, tutta nervi e volontà, che però non sono bastati. Tutto è ovviamente ancora possibile, c'è spazio e tempo per recuperare, c'è la partita di Bologna da recuperare, ma questa frenata rischia davvero di fare dei danni. Per sorridere, ci sarebbe il calendario, ma se poi perdi in casa contro una squadra che prima di venire a San Siro aveva vinto soltanto 1 volta nelle ultime 8 partite, allora anche il calendario conta nulla. Male in tutte le zone del campo. Disastroso Martinez, che continua a litigare col gol (clamoroso l'errore al 28' st), male anche Dzeko, che nel st ha 3 occasioni nette e le sbaglia tutte. Pesantissima l'assenza di Brozovic. Sarà utile che Zhang chiami personalmente Brozovic e gli chieda esattamente cosa vuole per rinnovare il contratto. Sbagliato pensare di sostituirlo con Barella, troppo frenetico per dettare i tempi alla squadra e infatti l'Inter è andata meglio nel secondo tempo, quando Inzaghi gli ha affiancato Calhanoglu, con trequartista Sanchez e senza mezzali.

Forse era meglio pensarci prima.

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