Caos Fifa, è scontro con la Russia. "Chiesto il rinvio delle elezioni"

Nel mirino gare per le assegnazione dei mondiali e accordi per i diritti tv. In arresto alti funzionari dell'organizzazione

Caos Fifa, è scontro con la Russia. "Chiesto il rinvio delle elezioni"

Sette alti funzionari della Fifa sono finiti in manette, su richiesta del Dipartimento di Stato americano, accusati di corruzione, riciclaggio di denaro sporco e frode telematica, sono stati arrestati questa mattina all'alba nel lussuoso hotel Baur au Lac, dove si incontravano per il congresso annuale con il presidente Sepp Blatter.

Arresti che non a tutti sono andati giù. Da Mosca sono arrivate critiche per quello che è stato definito come un tentativo illecito da parte degli Stati Uniti di imporre all'estero le proprie leggi. Il ministero degli Esteri russo ha parlato di una "applicazione extraterritoriale" delle norme americane.

Per spiegare il perché delle affermazioni dei russi basta mettere in chiaro che i principali protagonisti delle indagini sono stati gli uomini del Fbi. "Questo è solo l'inizio, non la fine", hanno detto, aggiungendo che "nessuno è al di sopra della legge".

"Mi hanno detto che ero pazzo, ma ora sappiamo la verità", ha commentato Diego Armando Maradona, che sulla questione ha un'opinione diametralmente opposta a quella di Mosca. "Gli americani hanno fatto un grande lavoro - ha detto -. Adesso resteranno solo le brave persone.

Blatter ora rischia di dover andare in America e spiegare tutto, sono dieci anni che gli danno la caccia".

Intanto la Uefa ha chiesto che elezioni del presidente della Fifa, che dovrebbero tenersi il 29 maggio, siano rinviate. La Uefa non esclude di boicottare anche il congresso della Federazione internazionale.

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